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"DIRE FARE BRACIARE" IL PROGRAMMA "DIAVOLINA" SUL MONDO DELLE GRIGLIE. 6 CHEF. 6 RICETTE. 6 CONCORRENTI. VOTA IL TUO PREFERITO !

7/16/2018

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Tipi da griglia ha avuto l'onore di essere il blog di riferimento di questo splendido progetto.
Siamo onorati che Diavolina abbia scelto Noi!
Questo ci riempie di orgoglio, convinti che il lavoro fatto fino ad oggi, indichi la via corretta da seguire.
Ci siamo divertiti come bambini, a giocare davanti alle telecamere, per fare la nostra parte nel confezionare un programma di alto livello qualitativo.
Abbiamo avuto modo di conoscere molti volti noti della cucina italiana e ci siamo divertiti con loro a realizzare delle squisite ricette.
Per vedere le puntate e votare il vostro Chef preferito non vi resta che visitare il sito www.direfarebraciare.it

La prima edizione di questo nuovo format ha visto scendere in griglia il vincitore di Masterchef 4 Stefano Callegaro, la bellissima Alida Gotta, il funambolico Archichef Gabriele Gatti, il tenebroso Marco Moreschi, la simpaticissima ed esuberante Giulia Brandi e il campano per eccellenza Michele Pirozzi. Ognuno di loro ha presentato una propria ricetta, sotto gli occhi attenti di quel tipaccio da griglia di Roby Paglianti, qui in veste di conduttore della trasmissione.
Chi di loro avrà guadagnato il favore del pubblico?
La battaglia è aperta, ed il risultato, tutto tranne che scontato.
I due Chef più votati torneranno tra le grinfie di Roby, alle griglie di "Dire Fare Braciare", per contendersi, in una sfida infuocata, il titolo di campione.
Rimanete sintonizzati su questi canali, perchè ne vedremo delle belle!

Le puntate della prima stagione:
Le ricette potete trovarle cliccando qui!
Per le News cliccare qui!
Vuoi scoprire i partner, clicca qui!

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Cucinare nei forni a legna? Intervista ad Andrea Proietti, Responsabile Italia di "Alfa Pizza" !

10/4/2017

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Oggi questi tipacci da griglia vi propongono l'intervista all'amico Andrea Proietti, responsabile Italia di Alfa Pizza, una realtà granitica nel panorama internazionale. 
Sì perchè se parliamo di pizza e quindi di forni per pizza, questo marchio è sicuramente un nome di spicco, conosciuto dall'Eurasia alle Americhe. Una vera e propria eccellenza italica esportata ed apprezzata in tutto il mondo.
Oggi in realtà vogliamo parlare con Andrea di quelli che ci piace definire i forni 2.0, ovvero l'avvenire, che va oltre lo statico forno che tutti conosciamo , incastonato tra le mura di classiche pizzerie sparse in tutta Italia e capire quale sia il futuro delle cotture in forno.


Ciao Andrea, Alfa Pizza cosa è oggi? Da dove viene e dove vuole andare?
Ciao Roberto, Alfa pizza oggi è una realtà solida, conosciuta e apprezzata dal mercato e dagli appassionati di pizza e di cottura in generale, ma la strada non è stata delle più semplici. Abbiamo iniziato costruendo forni refrattari quarant’anni fa, pesanti e ingombranti e di non facile collocazione, oggi realizziamo macchine di design uniche nel genere. Forni pratici, veloci e resistenti.

L'evoluzione del forno classico, fino al concetto di forno inox è molto interessante. Ce ne vuoi parlare?
L’idea del forno con la cupola in acciaio è nata ascoltando le richieste dei consumatori finali, nel tempo le esigenze sono cambiate, una volta si accendeva il forno per un’intera giornata in casa, magari la domenica, oggi tutti vogliono tutto subito, da qui l’idea di realizzare qualcosa di veloce, pratico, resistente, e bello, ovvero  I Forninox.

Andrea fammi un elenco dei maggiori pregi di questi prodotti
Questi prodotti hanno tantissimi aspetti positivi, sono veloci, arrivano a temperature molto alte in
pochissimi minuti. Hanno bassissimi consumi, non superano i 4/5kg di legna l’ora. Hanno le ruote, si possono spostare facilmente. Non hanno bisogno di opere murarie, arrivano a casa praticamente già montati e pronti per l’utilizzo. Sono prodotti molto belli esteticamente, si adattano a tutti i tipi di ambienti esterni ed interni.


Non solo pizza nei forni Alfa...
Stiamo, quindi, parlando di un prodotto poliedrico, che non si limita a sfornare ottime pizze, ma che strizza l'occhio a cotture alternative, virando verso un modo di cucinare che nella mente dei più non sarebbe minimamente ipotizzabile con un forno da pizza

Ben detto, non solo pizza.
Il 2017 per noi è stato l’anno della svolta. Ci siamo detti… “perché cucinare solo la pizza quando abbiamo una camera chiusa e coibentata alla perfezione, anche per fare cotture medio lunghe, o cortissime se si vuole?”
"Perchè non sfruttare tutta la potenza del calore generato dal forno da 0 a 500 gradi?"
Uno strumento unico in questo, per tutte le cotture. Abbiamo allora inserito un accessorio utile per molte cotture della carne, il bbq500.




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​Quindi possiamo spingerci oltre gli "orizzonti conosciuti" delle semplici cotture da pizza e arrivare a elaborare cotture più complesse, che si avvicinano al mondo dei barbecue?

Sì, abbiamo testato i forni a temperature molto basse, anche grazie ai test fatti da "Tipi da griglia", riuscendo a cucinare senza problemi pulled pork, costine e tagli di carne molto sensibili alle temperature basse e costanti, ottenendo ottimi risultati.

In base a tutto quello che mi stai dicendo, Alfa Pizza sta realizzando accessori dedicati,  ma quali sono le novità che ci riserverà l'azienda nel prossimo futuro?
Stiamo studiando, con i nostri ingegneri, diversi accessori che si andranno ad inserire nei prodotti, con lo scopo di far capire ancora meglio le infinite possibilità di utilizzo di un forno Alfapizza.
Abbiamo al momento diversi esperti del settore che stanno testando i nostri prodotti, la strada che abbiamo in mente è molto chiara. Sappiamo dove vogliamo andare ma, sappiamo anche che il mercato è molto variegato e sbagliare è molto facile, diciamo che ci saranno delle belle sorprese a breve. Non posso dire di più per il momento.

Quali eventi nel futuro di Alfa Pizza?
Al momento stiamo riflettendo sui prossimi eventi, naturalmente sarete tra i primi a saperlo.

Un saluto per tutti i Tipi da griglia che leggeranno questo articolo.
Un caro saluto a tutti gli amici di “tipi da griglia” che ci seguono e un benvenuto a tutti gli appassionati che si stanno avvicinando al nostro mondo.


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Intervista: "Chef Ruffi", il cuoco surreale !

8/29/2017

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​Caso mediatico, Chef incompreso, o grande bufala? 
Sta di certo che Chef Ruffi fa parlare di se, con i suoi video di cucina, che spopolano sui social. C'è chi lo ama , per i suoi modi genuini al limite del grottesco, chi lo deride e chi lo ha preso di mira e lo offende a cottimo! 
Queste cose a Chef Ruffi non importano, Lui va dritto per la sua strada per diffondere il verbo della "VERA" cucina Italiana. 


La cosa ci ha incuriositi e abbiamo deciso di intervistarlo, con una serie di domande tra il sacro ed il profano e Chef Ruffi non ci ha deluso !

Persino il tanto discusso "Reverse searing" è un concetto superato per lo Chef del momento, che ci ha menzionato altri metodi veramente "HARD" per cucinare la bistecca perfetta!


Chef Ruffi, Lei è il fenomeno culinario-mediatico del momento. Si aspettava tutto questo successo?


Non penso di essere il fenomeno mediatico del momento. Sono soltanto chef Ruffi.
Io sono sempre stato famoso , è solo che nessuno lo sapeva ancora.


Quali sono i punti fondamentali che hanno proiettato Chef Ruffi verso l'Olimpo degli Chef, appaiando nomi blasonati nel panorama internazionale culinario?

Non saprei dire, forse la mia semplicità!

Chef, Lei ha una pagina seguitissima e i suoi video sono talmente condivisi da essere diventati quasi virali. Quale è l'ingrediente segreto dei suoi video messaggi, o meglio delle sua video lezioni?

Io faccio i video mentre cucino e semplicemente li metto sulla mia pagina, poi non lo so, sarà perché sono buone le ricette, sarà la mia voce... non saprei dirle, ma spopolano.

Ahimè, una parte di pubblico la ama, ma una parte non perde occasione per offenderla, contestare il suo operato e cercare di metterla in ridicolo. Quale è il motivo di questo amore/odio da parte del pubblico?

Parecchia gente mi ama ,ma e' anche vero che in molti dicono di odiarmi.
Io penso che l'invidia e l'odio somigliano molto all'amore: quindi essere invidiato e "ridicolato" è quasi come essere amato.


Chef Ruffi è ormai proiettato verso un futuro radioso. Si vocifera nell'ambiente della ristorazione che Lei stia per lanciare sul mercato una "versatile" tutta sua, che rivoluzionerà il modo di fare cucina. Corrisponde al vero questa indiscrezione?

Non posso rispondere a questa domanda per il momento, ma di sicuro ci sarà da discutere.

Come Lei ben sa Noi siamo uno dei blog di griglia e barbecue più seguiti in Italia. Che rapporto ha con le braci e soprattutto cosa ci dice delle cotture Low & Slow tipiche dell'american barbecue? Ha già in mente ricette specifiche che possano tramutare queste lente cotture in un piatto veloce, ma altrettanto buono?

Il BBQ è una delle mie arti più grandi. Ho anche delle salse "personali", che ho creato "personalmente", ma ancora c'è tempo...

Il mondo della cucina ha invaso la televisione. Ogni giorno si vedono nascere programmi tv dedicati a questo tema. Chef, Imprenditori, blogger... invadono i teleschermi . Ha già pensato ad una sua discesa in campo... o meglio in TV? Qualche programma l'ha già contattata?

A me non piace molto apparire, quindi sarà dura, ma è anche vero che sono stato contattato da qualche programma, ed anche qualcuno molto importante, ma per il momento non so cosa succederà.

Chef Ruffi, stante il suo status di Chef ormai famoso nello stivale, che consigli si sente di dare ai novelli cuochi che si affacciano nel mondo del lavoro con tanti sogni nel cassetto e la mente annebbiata dalla facile popolarità?

Non penso di essere in grado di dare dei consigli dico solo di fare bene il proprio lavoro, con passione e poi tutto arriverà.

​Si parla sempre più spesso di cottura della bistecca, in particolar modo vi sono due fazioni contrapposte tra chi sostiene la cottura tradizionale e chi invece sostiene che la tecnica del "reverse searing" sia il futuro, ormai votato a far soccombere le metodologie di cottura tradizionali. Quale è la sua opinione in merito?

Tutti i tipi di cottura sono ottimi. Dipende dal tipo di carne e dal taglio.
Io riesco a fare delle ottime bistecche anche in friggitrice, o microonde.


Un saluto a tutti i Tipi da griglia che leggeranno il suo articolo. grazie.

Grazie dell' interesse e un grandissimo saluto a tutti i vostri lettori.   Chef Ruffi



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Da Masterchef: "Michele Pirozzi". Lontani dalla griglia, è roba sua !

7/31/2017

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Oggi siamo in compagnia di uno dei concorrenti più simpatici di tutte le edizioni di Masterchef Italia. 
Stiamo parlando dell'impresario di pompe funebri di San Felice a Cancello, in provincia di Caserta, ovvero Michele Pirozzi. 
Durante l'ultima edizione del fortunato programma di cucina, questo ragazzo si è fatto notare, non solo per la sua simpatia e per il suo carattere solare, ma anche e soprattutto per le innate qualità di cuoco. Apprezzato e stimato dal pubblico, ha giocato sempre a viso aperto e con il sorriso sulle labbra. Doti queste che non sono passate inosservate. 
Gli abbiamo posto qualche domanda. Buona lettura.
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Cosa ti ha portato a partecipare all'ultima edizione di masterchef. Raccontaci quale è stato il tuo cammino per arrivare ad indossare il tanto agognato grembiule.

La mia partecipazione a masterchef? E' iniziato tutto per gioco...
Ho sempre avuto una passione per la cucina e mi dilettavo a far assaggiare le mie creazioni a parenti e amici!
A spingermi a partecipare al programma sono state le mie nipoti e mia cugina, che da anni, seguendo masterchef, mi hanno invogliato ad inviare la domanda, e cosi è iniziata la mia avventura.
Il cammino verso il grembiule è stato lungo, le prove da affrontare sono state tante e coloro che insieme a me inseguivano questo sogno erano altrettanto bravi, me la sono giocata meglio che ho potuto e alla fine è andata bene.
Incontrare i giudici nelle fasi finali delle selezioni è stato emozionante!
Dover dimostrare il mio talento a persone che di cucina ne sanno una più del diavolo è stata una bella sfida, ma con la mia semplicità sono riuscito a conquistare i loro palati e il tanto agognato grembiule.

Durante a trasmissione si creano legami, in alcuni casi anche molto forti, con altri concorrenti. E' stato così anche per te?

Sicuramente l'esperienza di Masterchef mi ha fatto conoscere persone meravigliose. Stando a contatto 24 su 24 con persone che condividono il tuo stesso sogno, spinge a legami a volte anche molto forti. Sono nate belle amicizie all'interno del programma, ci supportavamo e sopportavamo a vicenda, c'era competizione, sicuramente, ma era una competizione sana e amichevole e ognuno a suo modo mi ha insegnato qualcosa. Poi io ho un carattere molto socievole ed espansivo, quindi è stato anche facile instaurare dei rapporti solidi e duraturi che tutt'ora coltivo, ad un anno dalla fine del programma.

Se guardi indietro e ripensi al tuo percorso nella cucina di masterchef, cosa ricordi con maggior soddisfazione e quale è il tuo rammarico più grande? 

Il percorso è stato lungo e spesso impegnativo, e di cose da raccontare ce ne sarebbero parecchie.
Il mio più grande rammarico è stato quello di non essere arrivato alle battute finali, mi sarebbe piaciuto tantissimo, ad esempio, scontrarmi in finale con il Drago della cucina Valerio, mio grande amico!
La mia più grande soddisfazione è stata, invece, ricevere i complimenti dal grande Igino Massari, quando definì i miei bignè "quasi professionali": non so descrivere l'emozione che ho provato, perché ricevere un elogio da un Genio della cucina come lui, beh non è da tutti i giorni!

Come sai il nostro blog parla di cucina in generale, ma principalmente del mondo dei barbecue e delle griglie. Che rapporto hai con le braci ardenti?

Questa è una bella domanda!! É sicuramente il mio campo, tanto che tra amici e parenti sono conosciuto come il "Re della griglia" ahahahah, quando si organizzano scampagnate, o gite, tutti sanno che la griglia è roba mia!
Mi diverte molto cucinare tra "i carboni ardenti" cibi come carne, salsicce, ma anche pesce. Trovo che questo tipo di cottura esalti estremamente il sapore di queste pietanze, e poi non manca mai il tocco alla Michele!!

Dopo avere terminato la tua esperienza in Tv ti si è aperto un mondo. Cosa è cambiato nella tua vita?

Sicuramente il programma, essendo molto seguito, mi ha dato una certa "popolarità" inaspettata.
Le persone per strada mi riconoscono, mi salutano, mi chiedono foto, dimostrandomi il loro caloroso affetto. Mi contattano sui social chiedendomi consigli sulla cucina, o più semplicemente per complimentarsi con me per il mio percorso.
Non credo di meritare tutto questo, ma li ringrazio infinitamente!
Mi trattano come se fossi loro amico e questa è una cosa meravigliosa, perché vuol dire che con la mia semplicità sono riuscito ad entrare nei loro cuori!

Attualmente quali sono i progetti che stai portando avanti e quali ancora nel cassetto per il prossimo futuro?

Grazie al programma ho avuto una certa visibilità che mi ha portato a partecipare ad inaugurazioni, feste, dove ho potuto mettere in pratica tutto quello che ho imparato nella palestra di Masterchef. Progetti ce ne sono parecchi, ma per ora non posso parlarvene, ma state sicuri che ne vedrete delle belle! I sogni non sono fatti per rimanere nel cassetto, bisogna mettercela tutta per realizzarli e io sto lavorando perché diventino realtà! 

Un saluto per tutti i Tipi da griglia che leggeranno la tua intervista

Un caloroso abbraccio a tutti i lettori di "Tipi da griglia", che la vostra vita possa essere sempre ardente!!!

Ricordiamo a tutti i lettori di "Tipi da griglia", che tutte interviste ai concorrenti di Masterchef, oltre che sul nostro sito e sulle relativa pagine social, saranno riproposte sulla nascente pagina facebook: "Masterchef Italia Fans Club".

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Intervista: "Sale&Pepe" il Team che viene da Praga , ma dal cuore italico !

7/9/2017

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Siamo qui con i "Sale&Pepe", direttamente dal est europa, più precisamente da Praga. In realtà il nostro interlocutore, nonchè uno dei due membri del Team è italiano al 100%, ma lasciamo a Lui la parola.

Daniele parlaci un pò della tua storia e del tuo Team.

Provengo da una famiglia di ristoratori da piú generazioni, con un Papá ritenuto da molti un mago della griglia... Ma io non ho voluto seguire la strada tracciata e mi son diretto verso l'edilizia.
Sono un geometra. Da quasi 9 anni abito e lavoro a Praga ed é li che ho conosciuto il BBQ.

L'esperienza famigliare sulla griglia mi ha fornito ottime basi ma nell'assaggiare da un amico americano le Ribs mi ha aperto completamente la mente.
Chiesi subito spiegazioni per quella tenerezza, sapore, consistenza cosí diverse dalle mie conoscenze, e lui mi illustrò in modo semplice i passaggi della sua cottura.

La cosa piú divertente che oggi so quanti "errori" lui commettesse.
Il mio team Sale&Pepe nasce composto da me (Pepe) e mia mogie (Sale) e insieme dopo un paio di anni a sperimentare di cucinare BBQ, nel 2014 decidiamo di diventare giudici KCBS a Rurpott.
Durante quel week end di gara ho avuto la fortuna e il piacere di conoscere persone che ad oggi vedo essere punti importanti del panorama BBQ italiano ed estero e nel dettaglio pranzammo con Enrico di Roma, Tommaso Castiglioni, Luca Famigli e Roger dell'inghilterra (attuale Masterjudge).
Passammo molto tempo con Alessandro Ciulla e Salvatore Lo Porzio... e conobbi Byron Chris di ButtRub.
Con lui instaurai un rapporto ottimo fin da subito e ci scambiammo numeri e contatti iniziando una comunicazione costante per crescere nel mondo BBQ.
Dopo aver giudicato con mia moglie in diversi contest, Lei mi spinse a provare di competere.
Piú o meno siamo a luglio 2015; sono terrorizzato dalla mole di lavoro da farsi tutto in solitaria, quindi scrissi a Byron dei miei timori e lui mi prospettò una incredibile collaborazione. Lui sarebbe arrivato in mio aiuto per il primo grande contest KCBS di Praga a settembre 2015.

Vincemmo il contest (battesimo con il botto), ma soprattutto conobbi e mi conobbero tantissimi team. Byron mi fece, nei due giorni pre-contest e nel giorno successivo, un corso intensivo di BBQ. 5 giorni che hanno rivoluzionato il mio stile.
Altra grande sorpresa... Il primo premio del contest fu un Yoder YS640 cart, che mi regalò. Ancora non so come ringraziarlo.
Nel 2016 il team Sale&Pepe entra in gara. A maggio Praga (16th ma con risultati ottimi per la primissima gara in solitaria).
Vado ospite nell'ex team BBQ4All Defender a Perugia, e decido di perfezionarmi tramite il corso di Scott e Lynz al Primo Black Forest. Dopo due giorni di Masterclass Scott mi invita a partecipare alla gara con loro il sabato e domenica, accetto e cosí ottengo una ulteriore Masterclass "in diretta".
Nel medesimo week end partecipo con Salvatore al contest sul filetto di maiale, portandoci a casa un secondo posto di rispetto.

La mia seconda gara in solitaria fu Brescia Brixia 2016: 1° in Pork, 2°in Ribs e un 4° posto in classifica generale con conseguente accesso al Brew'n'Q.
In inghilterra eravamo il team piú giovane. Quello con meno contest alle spalle e forse il piú 'strano'. 
Dopo brescia provammo Rurhpott... Un disastro non per i piatti ma per la quantità di giudici alle primissime armi. Metà classifica ma con ottimi piatti mi fece male... Molto.
Con mia moglie decidemmo di lavorare per migliorare e al primo contest 2017 in Austria abbiamo ottenuto un ottimo RGC. 1 in Ribs, 4 in Brisket e pollo e 7 nel pork.
L'allenamento per Brew'n'Q stava dando i suoi frutti.

A BardoQ decidemmo di sperimentare differenti combinazione di sapore, connesse ad alcuni errori commessi dall'utilizzo di dispositivi nuovi per me, portarono ad un insuccesso calcolato, preparandoci per l'inghilterra.
Esperienza unica e bellissima, ma anche qui gli errori di gioventú si pagano. Se giochi in serie A ci sta che ti facciano anche 7 goal, e il mio errore fu nei tempi di maturazione della carne di maiale. Tutta colpa mia. Ma son tornato a casa con un 2° in Brisket (il mio tallone d'Achille) e un 2° sulla bistecca di maiale.
Per quest'anno il budget gara é finito, continuo a fare chef dimostratore per BGE e consulente per ristoranti su carne/tagli/cotture Ecc.
Ci sono nuovi progetti in cantiere che spero si concretizzino e possano aiutarmi a crescere sia nel mio lavoro che in ambito gara, e che mi permettano di passare maggior tempo con una Family BBQ (KCBS o WQBA).

L'amore per il bbq è sbocciato a Praga. Cosa ti ha colpito in particolare e quali differenze trovi tra il loro modo di fare bbq e quello che poi hai avuto modo di conoscere gareggiando?

​Quando cucini BBQ/griglia comunque vada è un successo, anche solo per il fatto di ritrovarsi insieme davanti ad un grill e ad un buon piatto. La gara come in un ristorante non accetta errori. Tutto deve essere perfetto e a volte non basta neppure. Immaginate che per vincere una sola categoria tutto deve essere di livello incredibile, ma anche il secondo e il terzo lo saranno e a volte il distacco sono solo in centesimi di punto su di un massimo di 180 punti.

Al di là delle gare, il bbq sta diventando un vero e proprio lavoro per Voi. In cosa consistono di fatto le consulenze che fai nei ristoranti sui tagli delle carni e le cotture?

Lavoro al 100% su carne/bbq/grill dal 2015. Quando entro in un ristorante cerco di aiutare gli chef nella scelta dei tagli in funzione al loro budget e attrezzature, gli faccio vedere come trattarla, tagliarla e gestirla. Credetemi, molti di noi rimarrebbero in shock nel vedere cosa combinano alcuni Chef.

​Cosa vedi all'orizzonte per Sale e pepe? Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissi e quali le porte che vorreste riuscire ad aprire?

​Nel futuro di Sale&Pepe vedo tanti progetti, alcuni sono già in cantiere mentre altri siamo solo alle prime fasi e altri ancora sono piccoli sogni da far crescere e coltivare.
So cosa non voglio. Non voglio un ristorante dove dover star chiuso dentro e perdermi la mia vita e quella delle persone che amo, e non poter piú passare tempo in contest o in vacanza.

Di fatto osservate il panorma aitalico del bbq dall'esterno, quindi con un occhio distaccato. Se doveste trovare un pregio ed un difetto del barbecue italiano, quali sarebbero?

Purtroppo i team Italiani all'estero son troppo pochi. Tre o quattro al massimo ma è fuori che si cresce non nel competere nel proprio giardino. Sono in strettissimo contatto con The Barktender, Bricksboy e BrosHog. Sono gli unici team spesso all'estero e che crescono sempre.

​Un saluto per tutti i Tipi da griglia che leggeranno la vostra intervista.


Vi aspetto tutti al prossimo contest/evento e vi invito a seguire la mia pagina FB: "Salepepepraha", dove mi potrete fare tutte le domande che desiderate.
Ciao e buona carne a tutti.


Visitate il nostro sito Tipidagriglia.com e la nostra pagina fb: Tipi da griglia.
​
Tipi da griglia


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Intervista: "Bros Hog", orgoglio italiano !

6/28/2017

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Oggi, belli freschi dalla sfavillante prestazione in terra francese, intervistiamo i "Bros Hog", un Team con grande esperienza e risultati da capogiro!

Parlateci di Voi.

Il team è composto da Alessandro Iorio, Andrea Lo Monaco e Carlo Alvaro. Ci siamo conosciuti, pur abitando distanti (Roma, Ferrara e Brianza), in quanto eravamo tra i primi coach di BBQ4All, azienda che offre corsi di cottura "barbecue" in tutta Italia. Iniziamo a fare gare con il nome di BBQ4All Defenders, con cui nel primo anno di competizioni portiamo a casa due titoli di Reserve Grand Champion, l’anno successivo il titolo di Grand Champion a Praga, ed altri risultati prestigiosi come le vittorie di categoria ribs al Prime Uve 2016, ed altri piazzamenti importanti in tutta Europa. Successivamente, nell'ottobre del 2016, terminiamo la collaborazione con quest'azienda (concentrata più sulla divulgazione), per focalizzarci e dedicarci totalmente al barbecue competitivo. Facciamo l’ultima gara ufficiale con il nome Defenders negli Stati Uniti d’America, partecipando all’American Royal – World Series of Barbecue, in Kansas City, dove nella gara Invitational ci togliamo la soddisfazione di arrivare ventunesimi in categoria pork, su 180 tra i migliori team da tutto il mondo, e concludendo in una onesta metà classifica. Oggi siamo, tra gli italiani, il team con più gare alle spalle, con più titoli in bacheca, l'unico team italiano ad aver vinto all'estero (Praga 2016 - Burton Upon Trent 2017, Saintes Marie de la Mer 2017), il team italiano ad aver ottenuto il miglior risultato negli Stati Uniti (21° posto di categoria ai campionati del mondo "invitational", su 180 team internazionali), l’unico team italiano (insieme a soli altri 3 team europei) ad essere entrato nell’esclusivo club 700+ di KCBS, che raccoglie i team che siano riusciti a superare la soglia di 700 punti (ricordiamo che il massimo possibile è 720 punti). In meno di tre anni, oltre ad aver partecipato alle competizioni, abbiamo pubblicato un ebook (Burger 101), svolto una masterclass presso la prestigiosa sede Weber Grill Academy a Campo Tures, ma soprattutto sviluppato una nostra linea di rub (miscele di spezie), chiamata OH MY RUB!, venduta in Italia ed a breve in tutta Europa. Siamo molto orgogliosi di questo perché utilizziamo solo ed esclusivamente il nostro prodotto durante le competizioni e continuiamo ad avere riscontri sempre più positivi, dimostrando che il “made in italy”, in campo gastronomico, può sempre dire la sua, anche in un settore che sembra lontano da quello della nostra tradizione come il barbecue americano.

Da dove nasce la vostra passione per il bbq?

Innanzi tutto dobbiamo dire che tutti e tre proveniamo da famiglie in cui la cucina ricopre un elemento molto importante. Nel caso di Andrea e di Ale a livello addiruttura professionale, nel caso di Carlo parliamo di cucina “casalinga”, ma con una grande tradizione.
Se ad una passione così radicata aggiungiamo quel sano “sogno americano” che in fondo un po' tutti coltivano, è semplice capire come quello per il bbq sia stato un vero e proprio colpo di fulmine.

Cosa vi ha affascinato tanto del mondo delle gare, tanto da decidere di gettarvi anima e corpo in queste competizioni?

Questa è facile. Siamo tre agonisti. Non c’è un modo più articolato per dirlo. Siamo tre persone che se si trovano davanti ad una competizione vogliono vincerla. Tutto qui. Quell’adrenalina vale tutti i soldi, tutto il tempo, tutti i sacrifici.

Al di là dell'aspetto agonistico, come vivete le gare?

Molti racconteranno che le gare sono un bellissimo momento per vedere vecchi amici, ed è vero.
Nel nostro caso è ancora più vero perché abitiamo distanti, e basta rivedersi perché sia una festa. Essenzialmente è il nostro momento, in cui finalmente ci rivediamo, sembra assurdo, ma è sempre una cosa che ci emoziona. A questo aggiungiamo che ormai, dopo 17 gare a livello internazionale, in Italia, ed in Europa, conosciamo praticamente tutti, quindi le prendiamo come dei grandissimi momenti di condivisione.

Cosa pensate del movimento bbq italiano?

Così come vale per noi tre, l’italiano in generale ha un ottimo rapporto con la cucina, si dice che sia l’unico popolo a parlare di cibo perfino mentre mangia. Abbiamo una grande tradizione di griglia e il barbecue è solamente l’altra bellissima faccia della medaglia. Crediamo sia assolutamente fisiologico che un italiano si innamori e si affezioni a questa tipologia di cottura. La carne è carne, il carbone è carbone, il fumo è fumo, e questo a prescindere dal dispositivo utilizzato, o dal circuito cui si partecipa. Abbiamo ottimi amici che fanno barbecue, tutto il resto non ci interessa.

Ci sono due circuiti di gare in Italia. Quali differenze hanno tra di loro?

Premettiamo che al circuito WBQA, purtroppo, non abbiamo mai partecipato, quindi è difficile esprimere un giudizio personale. Nello stesso tempo, per noi non è difficile affermare che siano due circuiti diversi e niente affatto concorrenti. La KCBS è nulla in più che un ente sanzionatorio. Non entra nel merito dell’organizzazione delle gare, né di eventi, né della formazione dei team. Si preoccupa semplicemente di formare un numero di giudici adeguato e metter loro a disposizione per le gare. WBQA, che qui in Italia ha la sua massima espressione nel circuito NBC, parte invece dalle basi, formando giudici e partecipando attivamente all’organizzazione delle gare.
Riguardo le gare ci sono molte differenze: In KCBS sono 4 le categorie principali, ovvero Chicken, Ribs, Pork, e Brisket; Le categorie extra sono varie ed eventuali, a discrezione degli organizzatori, ed hanno un’importanza “trascurabile”. In WBQA alle 4 categorie obbligatorie si aggiunge anche il Fish, le categorie extra sono molte, comunque “codificate”, e seppur non concorrano alla vittoria finale hanno un rilievo molto più marcato. NBC sta lavorando ad un vero e proprio campionato italiano, KCBS in Italia ha qualche gara che fa comunque sempre parte del circuito europeo. Questo significa che in WBQA, salvo partecipare ai Mondiali, si compete quasi sempre con altri team italiani, con esperienza, salvo pochi casi, simile. In KCBS è molto più probabile competere con team stranieri, con esperienza magari decennale se non più datata. Questo rende secondo noi KCBS più complicata a livello tecnico sulle 4 preparazioni principali, mentre in WBQA resta la difficoltà ed il piacere di confrontarsi su molte più categorie.

Voi, che più di altri, avete esperienza internazionale, potete meglio giudicare la qualità tecniche dei team italiani. Questo vento che sa di hickory è sostenuto da una qualità crescente?

I team italiani hanno grandissime potenzialità, e non è un caso che in questo preciso momento siano ai vertici delle classifiche europee. La crescita passa attraverso un impegno sia fisico che economico. Non è un caso che i team che ottengono risultati migliori siano quelli che hanno viaggiato di più. Il barbecue “scolastico” italiano è un barbecue di trenta anni fa e viaggiando lo si percepisce in maniera evidente. Gli italiani possono segnare il passo, ma devono avere l’umiltà di uscire, imparare, e solo successivamente innovare.

Hot & Fast, siete l'unico Team italiano ad utilizzare questa tecnica o sbaglio? 

Siamo arrivati all’American Royal con il nostro bagaglio di una decina di gare fatte. Gare in cui però, a dispetto dei risultati già ottenuti, nessuno di noi tre poteva sentirsi pienamente soddisfatto delle proprie preparazioni. A Kansas City abbiamo avuto modo di assaggiare, parlare con pitmaster importanti, guardare, e la domanda che ci siamo fatti è stata: “ma cosa abbiamo fatto fino ad ora?” (curiosamente la stessa domanda che si è posto uno dei partecipanti al nostro bootcamp). E’ stata una rivelazione, da lì tutti gli incastri hanno pian piano trovato il loro posto, abbiamo iniziato a lavorare sulla H&F, e non è un caso che nella mezza stagione appena trascorsa abbiamo vinto più che nelle precedenti due stagioni complete.

Andiamo oltre le gare e affrontiamo un tema etico. Cosa ne pensate del movimento vegano?

Ognuno ha il diritto di fare ciò che crede nel rispetto degli altri. Noi non ci sogneremmo mai di criticare un vegano per la sua scelta, così come ci aspetteremmo di non essere criticati per la nostra (soprattutto considerando che chiunque si stupirebbe di quanta poca carne mangiamo). Crediamo che, come spesso accade, la verità sia nel mezzo. Gli allevamenti intensivi sono spesso una barbarie sia dal punto di vista della vita dell’animale, sia dal punto di vista della carne che poi risulta da tutto questo. E non siamo noi a dirlo. Ci sono macellai importanti che si battono su questo punto. Noi crediamo che un consumo consapevole di carne sia la scelta più equilibrata. Tornare, come prevedeva la nostra tradizione, a mangiare carne magari solo una volta alla settimana, e rendersi conto di quanto sia profondamente sbagliato che costi troppo poco. Critichiamo gli "all you can eat" a 10 euro, ma comprare il pacco famiglia di fettine non va troppo distante.

Se doveste identificarvi con una vostra preparazione quale sarebbe?

Difficile forse “identificarsi”. Quello che però possiamo dire è che a differenza di altri team in cui “tutti fanno tutto”, ognuno di noi 3 gestisce in autonomia le proprie preparazioni, per cui è inevitabile che dopo tutto questo tempo, gare e training compresi, ognuno sia un po' entrato in simbiosi con le proprie cotture. Alessandro con le ribs, Andrea con il pork, Carlo con chicken e brisket.

Un saluto per tutti i Tipi da griglia che leggeranno questa intervista.

Ricordate sempre che il barbecue è festa, un’emozione condita di fumo e condivisione. Buona brace a tutti.

Tipi da griglia

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Intervista onnivora ai ragazzi di "Vegano stammi lontano".

6/28/2017

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Oggi intervistiamo i ragazzi della pagina facebook "Vegano stammi lontano". 
In questi anni hanno collezionato like su like, la loro pagina è cresciuta, divenendo un vero e proprio fenomeno in continuo movimento.


Da cosa nasce l'idea di creare questa pagina?

La pagina VSL è nata per scherzo, io, Andrea, che sono il fondatore, l'avevo creata per prendere in giro un'amica vegana che tutti i giorni mi tartassava con i soliti slogan veg, tipo "assassino", oppure "non sai quanta sofferenza c'è in quel panino col salame che stai mangiando", "ignorante", "informati", "karma", e tutte le solite cose che oramai conosciamo a memoria. La cosa effettivamente mi è servita per informarmi e approfondire l'argomento, dato che ignoravo totalmente chi fossero i vegani (correva l'anno 2010). In effetti già trovavo strano che esistessero i vegetariani, figuriamoci i vegani, o peggio ancora i fruttariani!
Creai questa pagina per prendere in giro i luoghi comuni sui veg solo per farla arrabbiare, i like erano giusto poche decine, quasi tutti di miei amici. Col tempo però mi sono accorto che la pagina continuava a crescere e ad avere interazioni, la cosa non era prevista. Arrivarono insieme ai molti inaspettati like anche i primi insulti da parte dei "nazivegani", minacce, diffide etc etc... Oltre ai nemici però cresceva anche la popolarità, Chef Rubio ci cita in un'intervista, qualcuno di autorevole comincia a seguirci e a parlare di noi, fino ad arrivare ad essere invitati ad eventi e dibattiti di portata nazionale. Noi non siamo un'azienda, non un'associazione, non una testata, siamo solo un gruppo di amici organizzati come una redazione virtuale, una ventina di persone in tutto, sparsi in tutta Italia e anche all'estero, tre dei nostri ragazzi infatti sono in UK, Giappone e Francia. La nostra finalità è la risata, mettendo in evidenza le contraddizioni della scelta veg e i comportamenti più estremi. Non mancano però i problemi. Minacce, blitz notturni da gruppi animalisti organizzati, diffide da studi legali, personaggi più o meno famosi che vogliono in tutti i modi farci chiudere... Insomma, non è una vita facile, e purtroppo, al contrario di quanto scrivono sul nostro conto, nessuno ci paga. Abbiamo tra i nostri fans molti personaggi famosi, giornalisti, attori, sportivi e del mondo della cucina, ma la cosa che ci appaga di più è la stima di una parte del pubblico vegano che si dissocia dagli esaltati e ci segue divertita.

Ma per quale motivo ce l'avete con il vegani?

In realtà noi non ce l'abbiamo con i vegani, ma solo con i "nazivegani", gli esaltati, gli invasati, gli estremisti del broccolo!
E questo lo dobbiamo ribadire spesso, dato che ci arrivano accuse di continuo di essere dei cyberbulli, ed estremisti. Chi ci segue da tempo sa che siamo corretti e che ce la prendiamo solo con certi comportamenti, non certo con le singole persone, ne è la riprova il seguito che abbiamo da molti vegani, che ridono delle cose che mettiamo in evidenza.

Particolare questo doppio binario, da una parte una parte di vegani che vi odia e dall'altra parte altri vegani che invece ridono e si divertono seguendovi. Fateci degli esempi di cosa vi è capitato in questi anni.

Tra gli episodi negativi sicuramente le continue minacce, ed intimidazioni, da parte di gruppi animalisti e non solo (sono arrivati ai blitz sotto casa). Di recente siamo stati accusati di aver promosso il bullismo verso un ragazzo che nemmeno conosciamo, cosa che poi è stata rettificata dal giornale che aveva riportato la notizia. Tra gli episodi positivi, la stima dei nostri affezionati, inclusa quella di molti vegetariani e vegani; a volte ci riconoscono in giro, dato che i nostri nomi e le nostre foto sono pubbliche. Di recente, una catena di locali ci ha contattati per qualche evento insieme e per dare il nome della nostra pagina ad un loro tagliere.

In questi anni, in molti si sono accorti di Voi e la vostra fama vi ha portato a partecipare ad eventi a livello nazionale.

Per il momento siamo stati invitati a dibattiti sull'argomento (come quello tra Cruciani e la Innocenzi, promosso da Carne Italiana), alla conferenza stampa di presentazione dell'evento "porchettiamo", o alla promozione di libri sul tema, come "No Vegan" di Luca Avoledo.
Siamo in molti a collaborare alla pagina e siamo sparsi per l'Italia, quindi conformemente con gli impegni lavorativi cerchiamo di essere presenti ogni qual volta qualcuno richieda la nostra presenza. Il veganismo è l'argomento caldo del momento e noi ce ne occupiamo, ormai, da sette anni.

Quale sarà la futura evoluzione della vostra pagina? Avete qualche sorpresa in serbo per i vostri estimatori?

Cerchiamo di essere presenti su facebook, ma anche su altre piattaforme. Siamo anche su Twitter e su Instagram e vogliamo lanciare opportunamente il canale You Tube.
Abbiamo anche un blog, ma anche quello richiederà un po' di lavoro. Vogliamo crescere ancora ed essere sempre più presenti. Molto spesso si parla di "vegani VS carnivori". Noi non siamo carnivori, anzi alcuni di noi hanno un passato da vegetariani o vegani, e vorremmo essere liberi di esprimere il nostro punto di vista che spesso viene equivocato. Abbiamo delle sorprese per il futuro, ma in quanto sorprese non possiamo ancora rivelarle... però restate sintonizzati!

Un ultimo messaggio per i nostri lettori?

​Noi non abbiamo nulla contro chi la pensa diversamente e mangia diversamente. Ognuno mangia con la propria bocca, in fin dei conti. Solo non ci piace chi cerca di imporre il proprio punto di vista, né di fare disinformazione per portare acqua al proprio mulino e questo lo riteniamo vero in ogni ambito. Cerchiamo di far ridere, ma in alcuni casi anche di far riflettere. Attualmente molte persone sono ossessionate da un salutismo quasi estremo, che le porta ad eliminare un sacco di alimenti dalla loro dieta anche quando non è necessario. Mangiare insieme è un momento di aggregazione tra esseri umani e non dovrebbero esistere fazioni, in questo ambito. Invece esistono, eccome, e diventano sempre più estreme. Per noi mangiare bene e con gusto è uno dei piaceri della vita e non abbiamo intenzione di privarcene. Si incontrano già abbastanza difficoltà, quotidianamente, per decidere di mettersi i bastoni tra le ruote da soli.

Tipi da griglia

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Gli Italian Style BBQ Team raccontano: Bardo Q-Bbq. Sfide tra Team, tanta ciccia al fuoco e tanto divertimento !

4/30/2017

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Il Team degli "Italian Style BBQ" ci racconta quello che è accaduto lo scorso fine settimana in quel di Bardonecchia, dove si è tenuto un barbecue contest, che ha visto molti Team darsi battaglia per ben 2 giorni.

Alessandro raccontaci un pò cosa è accaduto:

"ciao Tipi da griglia, ecco un mio riassunto dell'evento: Bardo Q-Bbq Competition, è stata organizzata dalla ProLoco di Bardonecchia e sanzionata KCBS. 28 team partecipanti provenienti da 7 paesi europei (Italia, Svizzera, Austria, Rep. Ceca, Francia, Svezia e Germania). Presenti i più forti team italiani e sicuramente tra i più importanti anche a livello europeo.
4 le categorie obbligatorie come tutte le gare KCBS + 1 non obbligatoria (mistery box), in cui sono stati forniti 2 ingredienti da utilizzare (patate viola e formaggio locale). Come tutte le gare sanzionate kcbs le presentazioni (turn in) sono la domenica a partire dalle 12, ogni mezz'ora. Alle 16 la premiazione. Ogni categoria premia i primi 10 della classifica, con una "call", cioè si viene menzionati, ed i primi 3 vengono premiati con una "walk" ovvero si cammina verso il podio per ricevere i premi di categoria appunto.
La somma dei punteggi delle 4 categorie determina il Grand Champion (1° classificato) ed il Reserve Grand Champion (2° classificato).
​Il clima che si è respirato è stato molto famigliare, ci si conosce praticamente tutti ed i nuovi team vengono coinvolti per mangiare un boccone insieme, o bere qualcosa in compagnia. Questo è il sabato sera di tutti i contest kcbs.
All'alba della domenica invece si entra nella parte più intensa della competizione, i team iniziano le fasi finali delle varie cotture e preparano i box, che dovranno essere presentati ai turn in ai giudici. le 4 categorie obbligatorie sono sempre ed ovunque in tutto il mondo Chicken, Ribs, Pork e Brisket.
"

Agli "Italian Style BBQ Team" non è andata per niente male, riuscendo a piazzarsi ad un fantastico secondo posto nella categoria "Ribs". Complimenti dalla redazione dei "Tipi da griglia BBQ Blog".

Oggi invece volgerà al termine anche la sentitissima gara di Torino, Fumus bellum, del circuito WBQA. Rimanete sintonizzati. Avremo di che raccontare !
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Intervista: Club Country Grill. Da San Marino si alzano colonne di fumo ! 

4/4/2017

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Oggi vi presentiamo il Club Country Grill.
Questi ragazzi sono dei veri Poliedrici del Bbq; organizzano eventi e disputano gare, con una sola missione: divulgare la parola del barbecue.


Parlateci un pò di Voi.
L'Associazione culturale Club Country Grill è stata registrata presso il tribunale della Repubblica di San Marino nel 2015, ed è nata per divulgare la passione del barbecue, per sostenere un team che gareggia in qualche gara "PRO" e per organizzare eventi. Il primo grosso evento che ha realizzato grazie al sostegno della World Barbecue Association e di Fabio Santo è l'edizione del Three Tower's Barbecue Fight 2016, gara "PRO" valevole per il campionato italiano WBQA ridenominato poi National Barbecue Championship - NBC. Infatti ora la gara che si svolge nella Repubblica di San Marino è nel circuito con le gare di Torino, Varese e Modena e si svolgerà nuovamente nel 2017 dal 24 al 25 giugno.

Quanti membri compongono il Club?
Siamo due membri: Daniele Merli e Marco Bollini.

Quali eventi avete già organizzato in passato?
A parte il Three Tower's Barbecue Fighting 2016 e 2017, l'anno scorso abbiamo organizzato, con la collaborazione della Segreteria del Turismo della Repubblica di San Marino, il Beer&BBQ Festival nel centro storico di San Marino, Inoltre abbiamo partecipato a settembre in concomitanza con la MotoGP di San Marino e della Riviera di Rimini a MiGusto San Marino e anche quest'anno saremo presenti, così come al Natale delle Meraviglie.


Quali sono i vostri cavalli di battaglia? 
Il nostro cavallo di battaglia è la fantasia e la voglia di provare sempre nuove ricette, sempre mai essere banali.


Se doveste raccontarvi con un menù. quale sarebbe?
Abbiamo realizzato molti menu, dal classico pulled pork e ribs, al sushi barbecue fusion, quindi non abbiamo un menu che ci identifica, ma ci piace sempre fare cose nuove e innovative.


Quali sono gli impegni agonistici nel prossimo futuro?
Prossimamente parteciperemo alla gara WBQA di Torino "Fumus Bellum", che si terrà al quartier generale Grill Different, il 29-30 aprile e poi parteciperemo a Modena, sempre in una gara WBQA.

Come vi siete avvicinati a questo mondo e cosa vi ha portato ad evolvervi in qualcosa di più che una semplice passione?
Come tutti abbiamo sempre fatto le classica grigliata all'italiana, semplicemente si è scoperto una nuova tipologia di cottura molto rilassante.


Cosa pensate dell'inflazione che sta investendo il mondo del bbq, derivata da un sempre maggior interesse per questo mondo?
Il movimento è in crescita e fa più che piacere, essendo un Team, anche organizzatore di manifestazioni e gare WBQA, quindi il nostro interesse è divulgare per far crescere ed avere nuovi team ed appassionati di BBQ. Ovviamente vi aspettiamo tutti quanti a vedere la prossima gara di Giugno.

Non ci resta che ringraziare il Club Country Grill per questa intervista e al contempo gli auguriamo di braciare e affumicare per i prossimi 100 anni. Anche Noi dei "Tipi da griglia" ci uniamo a quanto detto dal Team e vi ricordiamo che potrete essere spettatori alla prossima gara che si svolgerà a Giugno. Ne rimarrete sicuramente soddisfatti.

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Intervista: Storie di Bbq. Mauro Chiefari, un italiano ad Austin!

4/1/2017

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Oggi siamo qui con Mauro Chiefari, un ragazzo, un italiano, che ha attirato la nostra (e speriamo la vostra) attenzione per la sua storia di vita, che ovviamente è ben intersacata al mondo del barbecue.
 
Mauro parlaci di te e come sei giunto dove sei

Nel 2007 mi sono trasferito a New York, dove in quattro anni ho lavorato in diversi ristoranti e steak house. Decido di rientrare in Italia e frequentare l'Alma di Colorno per poi lavorare al ristorante Duomo a Ragusa Ibla, dello Chef Cicco Sultano.
Rientro negli USA con l'idea di specializzarmi sulla carne. Dopo brevi esperienze lavorative in Denver Colorado, New York , mi trasferisco in Kansas, dove in un "Road trip" mi imbatto nella città di Austin. Inutile dire che la prima cosa che ho fatto e' andare da Franklin, ma mi resi subito conto che il BBQ in tutta la città aveva un qualcosa di speciale. Per carattere tendo ad ossessionarmi alle mie passioni: a 14 anni avevo un Ciao che faceva 120km/h, da ragazzo mingherlino, a 24 anni, sono arrivato al podio dei campionati Italiani di body building...e il BBQ non ha fatto eccezione.
Mi trasferisco ad Austin, mando curriculum a raffica in tutti i migliori "BBQ joint" della citta'.
Dicevo, tra me e me, vengo da un due stelle Michelin, faranno a gara per assumermi!
Ma non è' stato così. Decido allora di applicare la legge di Maometto (quella della montagna) partecipo ad una competizione amatoriale di BBQ, letteralmente con un bidone e mi classifico primo nel brisket.
Bill Kerlin, titolare di Kerlin BBQ, dove lavoro attualmente, era uno dei giudici. Siccome lui aveva iniziato proprio come me, in un misto compassione e simpatia mi assume!
Morale ...Maometto aveva ragione.

Per prima cosa, hai detto, che arrivando in città sei andato immediatamente da "Franklin", rendendoti subito conto che il bbq aveva qualcosa di speciale. Spiega a Noi poveri mortali che non abbiamo vissuto la tua esperienza, cosa voglia dire che il bbq in città è qualcosa di magico.

Un po' ovunque ad Austin aleggia questa frase "KEEP AUSTIN WEIRD". Viene definita come la citta' dove i giovani si vanno a pensionare. Austin e' la citta' con maggiore crescita degli USA, assediata da un ' orda di hippy , nerd, cowboy, messicani, businessman, che la rendono dinamica ed interessante. Il cibo, che deve incontrare la domanda del cliente, viene per forza coinvolto. Gli addetti al BBQ hanno saputo adattarsi a questi cambiamenti aggiornando le ricette ma senza tradire l'antica tradizione del BBQ. Quando io assaggio a Soverato (paese dove sono cresciuto) una polpetta di carne, mi ricorda mia nonna e non mia cugina. Quando assaggio un brisket ad Austin, mi ricorda sia mia nonna che mia cugina. Questo per dire che hanno saputo gestire benissimo il testimone del passaggio generazionale nel BBQ.

Iscriversi ad una gara amatoriale, con un bidone e arrivare primo nel brisket, equivale per certi versi alla vittoria di Rocky Balboa su Apollo Krid. Un aspetto poetico, che ormai è leggenda...e invece a te è capitato. In cosa consiste il tuo ruolo nello specifico, all'intermo del Kerlin bbq?

Il primo passo, appena arrivato da Kerlin, e' stato quello della gestione del fuoco, poi del Pit, poi della carne, poi della carne sul fuoco nel Pit. Un giorno il tipo che tagliava la carne si licenzia e così sono passato al taglio della carne durante il servizio. Quindi io mi occupo di gestione del Pit e servizio, che tradotto vuol dire che a parte dormire qualche ora per notte non faccio molto altro. Sinceramente la ristorazione non mi manca! Il lavoro del Pit Master e' all'aperto , ma la cosa più' bella e' che hai un rapporto diretto con il cliente, ed e' una esperienza che mi arricchisce ogni giorno.

Noto, con piacere, che segui le vicende e le vicessitudini del barbecue in Italia. Che differenze noti tra l'italico fumo e il barbecue statunitense?

Quando a 24 anni ho lasciato l'Italia il motivo e' stato perche' c'erano troppi laureati e pochi posti di lavoro. Nel BBQ italiano noto la stessa situazione. Troppe persone concentrate sulle gare e pochi BBQ joint. A mio parere questo crea confusione. Una persona che si approccia per la prima volta al BBQ tende ad avere una visione un po' distorta del vero ruolo del BBQ, che fondamentalmente e' quello di sfamare la gente, non i giudici di gara.

​Il mondo del barbecue italiano è in continuo fermento, quasi un gorgoglio da fermentazione in botte. Quale futuro vedi per questa passione che sta invadendo lo stivale?

Noi italiani siamo maestri nel reinventarci. Arriveremo sicuramente al punto dove riusciremo a prendere quello che c'è di buono nel BBQ degli USA, ed adattarlo in chiave italiana , cioè creare un prodotto che piaccia alla gente, con materie prime locali.
​
Dicci la verità: ma questo Franklin è veramente il top?


Franklin e' stato l'anello che ha congiunto il vecchio stile al nuovo. Lui da solo, nel giardino di casa. Ha per primo apportato quegli accorgimenti al BBQ che hanno reso lo scambio generazionale possibile, influenzando un po' tutti nel settore. Quando io vedo "Franklin" vedo mio (cugino), non un tipo burbero, con fiamme e fuoco, che vuole per forza vendermi qualcosa. Lui è' stata la prova vivente che uno normale, in un giardino, puo' avere enorme successo nel mondo del BBQ.
Mentre lui cucinava, in giardino, Austin cresceva in maniera esponenziale, anno dopo anno. La vita costava la meta'. Questo ha sicuramente aiutato.
Credo che ci siano una decina di BBQ con prodotti eccellenti ad Austin, tutti allo stesso livello. Quello che rende Franklin il numero uno e' che riesce ad offrire un buon prodotto nonostante gli enormi volumi di carne venduti.

Mauro, da quella che è la tua storia, sei una persona dinamica, in continuo mutamento. Cosa c'è nel futuro di Mauro Chiefari?

Al momento tra il bbq joint e corsi che organizziamo, sono molto preso! Non abbiamo ancora formalizzato, ma forse questa estate aiuterò la start up di un BBQ JOINT a Milano.
Probabilmente neri prossimi anni aprirò un mio BBQ joint. C'e' da considerare pero' che ho appena comprato una HARLEY DAVIDSON ... quindi niente e' sicuro e per sempre...

Un saluto per tutti i Tipi da griglia che leggeranno questo articolo

Un caro saluto a tutti voi Tipi da griglia ...anche da Willie!! "La conclusione di tutte le nostre ricerche sara' arrivare dove eravamo partiti e di conoscere il brisket per la prima volta"
​T. S.Eliot (versione BBQ)

Un sentito grazie a te per il tempo che ci hai voluto dedicare. La tua esperienza ci affascina  e continueremo a seguirti. Sei un pò di Noi e questo ci fa sentire molto vicini a te!


​Tipi da griglia
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