Tipi da griglia​ ​"BARBECUE Blog"
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Orrori (ma non troppo) ...da gustare sul barbecue!!!

11/30/2016

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Oggi parliamo di cibi esotici.
​Se vi trovaste di fronte ad un bel barbecue a base di coccodrillo, o di serpente, l'avrebbe vinta la curiosità di assaggiare queste carni , o vi assalirebbe un brivido lungo la schiena?
Penso che il nostro retaggio culturale/culinario, potrebbe far pendere l'ago verso la seconda opzione, quindi per cercare di non cascare nella banalità di pensiero, che essendo una cosa per noi strana è sicuramente cattiva da mangiare, bisogna analizzare almeno alune di queste leccornie esotiche.
Cominciamo da un piatto che possiamo trovare (non senza difficoltà) anche sull'Italica terra, ovvero l'alligatore (a breve lo cucineremo, lo mangeremo e redigeremo un apposito articolo in merito).
Trattasi di carne estremamente magra, anche più del pollo, che oltretutto lo ricorda nei sapori. La carne è di un color rosa pallido, come le nostre carni di tacchino, o dello stesso pollo (magari quelli ruspanti con una colorazione più veritiera e non quelli di batteria, allevati in maniera a dir poco dubbiosa).
Spesso vengono confezionati veri e propri hamburger con questa carne, oppure l'animale per intero viene braciato a dovere (la parte più ricercata è la coda). In questo caso se si riesce a vincere la resistenze iniziali non dovremmo avere grosse difficoltà ad abituarci al suo sapore. Viene consumato in Australia, negli stati uniti ed in molti altri paesi del mondo, dove esistono dei veri e propri allevamenti, per destinare gli animali al macello e al consumo.
Altro piatto esotico degno di nota è il serpente; anche in questo caso parliamo di una carne magra e bianca, che ricorda anch'esso, vagamente, il pollo, ma nelle quali carni ho trovato i sentori dell'anguilla, anche se quest'ultima decisamente più grassa. I serpenti vengono cucinato in ogni dove e serviti in modi eclettici, persino nello street food. 
Senza andare troppo lontano possiamo aggiungere a questi "orrori da gustare" anche una pietanza dal sapore antico in Italia, oggi in disuso, se non in alcuni posti specifici. Stiamo parlando della rana, che risulta squisita se condita con olio sale e pepe, per poi essere messa in padella, o nel nostro caso sul grill, magari sotto forma di spiedino. Il risultato è ottimo, ve lo garantisco. Anche qui troviamo un sentore di pollo, che come vedete è un fattore ricorrente in tutte queste carni.
Slatanndo di palo in frasca, abbandonando la categoria rettili/anfibi, parliamo di un altro piatto molto in voga in Australia, che non può che essere il canguro. Il gusto di questa carne, seppur assaggiata più volte, non mi soddisfa in pieno. Gli hamburger che mi sono capitati da mangiare non mi hanno lasciato nulla. il gusto poco marcato e per nulla esaltante. Persino il Bisonte non mi ha esaltato più del dovuto, probabilmente le sue carni hanno necessità di essere cucinate in modo appropriato, essendo carne estremamente magra, che tende a diventare facilmente stopposa. Gli street food che me lo hanno proposto mi hanno sempre deluso. 
Comunque sia rispetto al prossimo piatto da cuocere sulla griglia, quelli appena elencati sembreranno acqua fresca. Sì perchè uno dei cibi più lontani dal nostro concetto di alimento è sicuramente il ragno. Alcune tribù della foresta amazzonica cacciano enormi ragni che gettano direttamente sulle braci ardenti (una sorta di grigliata primitva). Il risultato si dice essere una carne dolciastra simile per consistenza e sapore a quella dei crostacei... ma qui sinceramente non ci siamo ancora arrivati... tutto ha un limite !
E Voi quali alimenti insoliti avete assaggiato? Quali grigliate esotiche hanno stuzzicato la vostra curiosità culinaria? Aspettiamo che ci raccontiate le vostre avventure!

Tipi da Griglia
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Un pò di pesce sul BBQ... perchè no? Branzino e Salmone protagonisti della serata!!!

11/29/2016

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Metti un lunedì sera in famiglia, aspettando che inizi la tua serie preferita in prima serata (per gli amanti del genere si tratta di "the walking dead") e metti la voglia di accendere il barbecue.... ma per fare qualcosa di diverso, qualcosa che solitamente non cucini... bè da questo pensiero a giungere alla conclusione di mettere un pò di pesce sulla griglia il passo è stato veramente breve.
lo step successivo era su cosa cuocere a puntino sulle nostre griglie. In prima battuta avevamo optato per un povero ma gustosissimo muggine gaggia d'oro d'alto mare, ma la telefonata all'amico pescatore ancora in mare con il suo peschereccio (abitare in zona di mare ha i suoi vantaggi) non dava i risultati sperati. I Gaggia d'oro, che nei giorni scorsi riempivano le maglie delle reti dei pescherecci locali sono spariti, di loro nessuna traccia, quindi abbiamo dovuto ripiegare (si fa per dire) su due bei branzini da porzione e su di un polposo filetto di salmone. 
I due branzini eviscerati e squamati sono stati drogati con le spezie del giardino: alloro, salvia e rosmarino, mentre su tutta la pelle è stato steso un velo di olio di oliva extravergine e sale, per cercare di rendere croccante la parte esterna. Unica variante tra i due pesci, è che su uno dei due sono state aggiunte delle rotelline di arancia, distese per tutta la sua lunghezza.
poi Utilizzando le apposite griglie da pesce che potete vedere in foto (e che risultano comodissime) abbiamo messo il tutto sulle pre riscaldate del nostro barbecue "dolcevita partynox4".
mentre al salmone è stata riservata un'attenzione differente. Sulla base della teglia abbiamo spalmato un velo di burro, per adagiarci il nostro filetto, mettendo la pelle a contatto con la teglia stessa, mentre tutto il salmone è stato massaggiato con dell'olio di oliva extravergine, salato e messo a cuocere sulle piastre del nostro barbecue. Da qui in poi abbiamo seguito l'orecchio e abbiamo continuato la cottura sulle note degli sfrigolii del pesce, ...e abbiamo fatto anche un buon lavoro.
a cottura ultimata la pelle risultava croccante e compatta, mentre la carne morbida e succosa. abbiamo servito guarnendo il piatto con agrumi e prezzemolo, mentre il filetto è stato bagnato con un' acqua aromatizzata al miele e arancia. 
A tavola è  calato il silenzio... quel silenzio che è sinonimo di "ora si mangia e si mangia bene, a dopo le chiacchere". 
I branzini sono risultati cotti alla perfezione. Sorprendente il risultato di quello ricoperto da rondelle di arancia. il gusto di questo agrume ha aromatizzato oltre modo il pesce, che ne è uscito vincitore, con un sentore di fresco e vivace, mentre il sapore del salmone si è magistralmente sposato con la salsa a crudo "acidula e dolce". sicuramente una esperienza da ripetere!
Il tempo di mettere i piatti in lavastoviglie, pulire il nostro barbecue e poi un nuovo silenzio, ma questa volta per seguire la nostra serie preferita. 

tipi da griglia
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Honey Ribs bbq dei Tipi da griglia ! (costoline di maiale al miele e lime)

11/27/2016

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Una delle ricette che contraddistingue i Tipi da griglia, o meglio ancora, che ne definisce lo stile, sono sicuramente le honey ribs, ovvero le costoline di maiale laccate al miele, lime, zenzero e salsa di soia. 
il risultato che ne consegue è un mix di sapori che lascia il commensale spiazzato. 
se pensiamo alle costoline di maiale, o a come la si chiama in italia, la "rosticciana", abbiamo in mente un sapore che identifica questo taglio di carne, al dilà del rubs con il quale viene trattata, o della marinatura alla quale viene sottoposta, e anche della qualità della cottura, bene o male abbiamo in mente cosa ci apprestiamo ad addentare. 

...ecco cancellate tutto. ogni sapore, odore, o percezione di riferimento vi porterebbe fuori strada.
in questa ricetta si cerca di abbinare, o meglio, fondere, la passione americana per la cottura al barbecue delle famose ribs, con una glassatura che strizza l'occhio alla cucina orientale.
andremo a miscelare un sentore sapido dato dalla senape e dalla salsa di soia, un gusto morbido e dolce dettato dal miele, un carattere asprognolo grazie al lime e una puntina di piccante grazie allo zenzero, ...ma bando alle ciance e addentriamoci nella ricetta.
come ben sapete noi non vi diamo dosi, ma solo indicazioni per far sì che ogni vostra realizzazione sia personalizzata fino in fondo. 

prendete le vostre costine di maiale (attenti, che come distogliete lo sguardo il macellaio sarà pronto a tagliarvele una per una, mentre a noi servono tutte intere). eliminate la pellicola dal lato delle costole e asciugate bene la carne. 
a questo punto spennellate della senape (non troppo forte) su ambo i lati, per tutta la superficie delle costine, dopodichè in una ciotola andrete ad unire curry in polvere, curcuma, cumino, pepe, sale, zucchero, avendo cura di amalgamare il tutto, dopodichè andrete a ricoprire attentamente tutta la carne (ambo i lati). una volta terminata questa operazione sigillate il tutto nella carta di alluminio e mettete a riposare per almeno un paio di ore in frigorifero (ancora meglio se lasciamo il tutto a riposare almeno 12 ore). 
A tempo debito, portate il barbecue ad una temperatura tra i 100 ed i 130 gradi e disponete il tutto sulle griglie, lontano dalle fiamme (cottura indiretta), a coperchio chiuso e attendete il tempo necessario per far si che la carne cuocia in maniera ottimale (4 ore circa per una temperatura di esercizio di 130 gradi). 
terminata la prima cottura togliete dalla griglia le vostre ribs. 
nel frattempo in un ciotolino versate miele in abbondanza, strizzate il lime (abbondate pure), aggiungete dello zenzero in polvere e terminate con un pò di salsa di soia (qui va molto a gusto). mescolate il tutto, e dopo avere amalgamato il composto spennellate abbondantemente le vostre ribs su ambo i lati per poi terminare la cottura (e conseguente caramellizzazione), avvolgendo in foil le vostre costine di maiale.
una volta raggiunta la doratura desiderata porre sul vassoio e portare in tavola, avendo cura di servire il tutto dopo aver fatto riposare per qualche minuto. 

non si tratta di una ricetta complicatissima, ma per chi non si è mai cimentato in questa trafila potrebbe risultare complesso seguire l'iter corretto per portare a termine con successo il piatto.

In coda all'articolo troverete un breve video esplicativo per aiutarvi nella vostra prima realizzazione, di quella che abbiamo chiamato versione breve. Ovvero una versione più celere per la realizzazione del piatto, che prevede di utilizzare il foil sin dall'inizio della cottura, per consentire alle carni di cuocere più celermente (ovviamente non avremo lo stesso identico risultato della ricetta originale, ma questa variante strizza l'occhio a chi ha poco tempo a disposizione e vuole comunque provare questo classico taglio delle italiche grigliate di ferragosto, per riuscire a godere di sapori nuovi e molto appaganti

ci piacerebbe conoscere cosa pensate di queste ribs e quale sia stata la vostra esperienza nel cucinarle. attendiamo i vostri commenti e ovviamente le vostre condivisioni. 

i Tipi da griglia !
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Italian Style BBQ Team ... quando il grill si fa duro !

11/25/2016

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Identikit:

nome -Italian Style Bbq Team 

dicono di loro -Quando la passione si trasforma in qualcosa di magico. Il nostro obiettivo è stupire. L'amico, il nostro ospite, il cliente e il giudice! Seguiteci!

premi -KCBS – Perugia giugno 2015 12° Pork – 17° Ribs – 17° Brisket – 20° Chicken – 18° Overall
WBQA – Modena settembre 2015 5° Ribs – 1° Salsa bbq – 7° Overall
KCBS – Brugg (Svizzera) maggio 2016 2° Ribs – 2° Fish – 4° Chicken – 9° Overall
WBQA – Varese maggio 2016 1° Salsa bbq – 3° Chicken – 3° Ribs – 5° Brisket – 5° Dessert – 6° Overall
KCBS – Parabiago giugno 2016 2° Chicken – 9° Ribs – 11° Pork – 12° Brisket – 8° Overall
KCBS – Brescia settembre 2016 15° Chicken – 20° Ribs – 14° Pork – 23° Brisket – 9° Mistery Box – 17° Overall
WBQA – Modena settembre 2016 8° Fish – 6° Dessert – 1° Sauce – 3° Ribs - Overall

Quando è cominciata la vostra avventura nel mondo delle competizioni con barbecue?

ci siamo formati come team a gennaio 2015, dopo una lunga conoscenza all'interno di 1 noto gruppo/blog con tema Cotture al bbq, che potete tranquillamente trovare su facebook (BBQ4ALL). La 1a gara è stata a giugno 2015 a Perugia, all'IBC Italian Barbecue Championship (circuito KCBS). Da li in poi con allenamenti di gruppo e prove singole, abbiamo poi partecipato all'altra gara nazionale a Modena, circuito WBQA, il National Barbecue Championship.
il 2016 è stato l'anno in cui ci siamo "organizzati" come si deve, con  7 aziende che hanno deciso di sponsorizzarci, tra cui la "dolcevita barbecues", azienda leader nel settore dei barbecue a gas, carbone, ed elettrici (www.barbecue.it). Questo ci ha permesso di partecipare a diverse gare, anche all'estero. 
Oltre alle gare, il nostro team, è in grado di organizzare bbq a domicilio, corsi di cottura al bbq (che già teniamo tutti i sabati a partire da marzo a settembre), lezioni private, eventi presso location, anche fino a 250 persone e streetfood.

cosa vi aspettate dal nuovo anno?

il 2017 ci vedrà impegnati in 3 gare all'estero, in Svizzera, in Austria, ed in Olanda per il Bbq contest più grande d'Europa, con circa 80 squadre partecipanti. Ovviamente parteciperemo anche a gare in Italia, prevediamo un totale di 6 gare per l'anno 2017. 

Barbecue a domicilio: se ne sente sempre piú spesso parlare, ma alla fine c'é una reale fetta di mercato?

La cosa piace, l’idea di “dimenticarsi della gestione della grigliata” e concentrarsi su altri aspetti di un pranzo/cena è interessante. Però è oggettivamente ancora qualcosa non alla portata di tutti E soprattutto alle persone piace fare la grigliata direttamente con le proprie mani.

Quale é la gara che ricordate con piú emozione e per quale motivo?

Sicuramente la gara di Brugg in Svizzera a maggio 2016 dove abbiamo vinto 2 premi, un 2° posto nella categoria “Fish” ed un 2° posto nella categoria “Ribs”. Da menzionare anche il 4° posto nella categoria Chicken.

Se qualche lettore volesse avicinarsi al mondo delle competizioni con i barbecue, quali sono i siti di riferimento, dove reperire tutte le notizie utili sull'argomento?

Sono 2 i siti:
http://www.kcbs.us/international  
http://www.wbqaitalia.com/

Un saluto per i "Tipi da griglia" e un messaggio per i tanti appassionati che stanno crescendo in maniera esponenziale in tutta la penisola.

Grazie per averci dato la possibilità di raccontare la nostra esperienza. Ci sentiamo di suggerire a tutti gli appassionati di sperimentare il più possibile, di cercare su internet e su facebook soprattutto dove ci sono tantissimi gruppi interessanti di approfondimento tecniche e ricette. Per la parte di competizioni vi segnaliamo dei dati molto interessanti: in Italia ormai vi sono più di 40 team che partecipano ufficialmente alle gare dei 2 circuiti (il circuito kcbs è quello più famoso). Nel corso del 2017 ci saranno 5/6 bbq contest. 3 anni fa tutto ciò non esisteva. Il movimento competizioni è decisamente in fermento ed in crescita.

siamo noi a ringraziare questi ragazzoni che hanno fatto della passione per il barbecue qualcosa di più, misurandosi con numerosi ed agguerriti team, armati di ribs e t-bone. continueremo a seguirli. restate collegati !
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a tutto mark... (masoni carni) Ciccia, vino e punti di vista !

11/23/2016

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identikit del nostro ospite:

nome -mark thomas shaw
nato -il 23 febbraio 1977
segno -pesci
attività -"macelleria gastronomia masoni" lido di camaiore via del fortino43
hobby -sport e lettura


cosa rappresenta per te il tuo lavoro e quindi ciò che proponi nella tua bottega?

il cibo per me è passione e cultura.
mi nutro della felicità delle persone quando assaggiano un mio prodotto. questo va al di là del semplice lavoro, è qualcosa di più, che fonde l'aspetto prettamente commerciale a qualcosa di più intimo e appagante.
mi piace proporre anche tagli grassi e i così detti tagli "poveri". sperimentare e coinvolgere il cliente fa parte del rapporto che si instaura tra il "bottegaio" e chi sta di là dal banco. una sorta di fiducia che è quasi alchimia. un qualcosa che si sta perdendo con la grande distribuzione. amo il cibo e sono un amante di tutto quello che è buono e sano e cerco di trasmettere tutto questo anche ai miei clienti.

cosa è per te il barbecue?

barbecue per me è convivio, amici, famiglia e allegria; possibilmente tutto annaffiato dal vino prodotto da mio padre o da una bella birra gelata.

quali sono i tuoi tagli preferiti da mettere sul barbecue rovente?

​ho dei gusti piuttosto classici. del manzo preferisco una bella bistecca grassa nella costola, mentre dell'amato maiale apprezzo la rostinciana e adoro il capocollo, o scamerita che dir si voglia. del pollo amo parti poco pregiate ma ricche di sapore come le ali e le anche.
Il tutto annaffiato da buon vino.

negli ultimi anni l'attenzione del consumatore è cambiata. si sta molto attenti a cosa si mangia, sulla provenienza, la razza e le metodologie di allevamento. cosa ne pensi?

la razza è importante, ma lo è ancora di più il modo in cui i capi sono allevati. si torna alla fiducia che si instaura tra me, che sto dietro al banco ed il cliente, che si affida alla mia competenza e alla mia "onestà deontologica". 

mark è un tipo estroso, innamorato del proprio lavoro, che non finisce mai di stupire. non è raro, anzi diremmo che sia consueto, entrare in bottega e trovare delle novità. una porchetta appena cotta, un taglio particolare, oppure una bottiglia di vino stappata e condivisa con gli amici. la competenza e la simpatia sono punti fermi del suo vivere questo mondo. difficile farne a meno una volta varcata la soglia.
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il manzo si sala prima, durante, o dopo ? scuole di pensiero!

11/21/2016

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Chi vive e ragiona di barbecue si sara' trovato sicuramente almeno una volta a discutere sul quando una carne deve essere salata.
e se vi siete trovati a parlare di salatura, sicuramente anche voi avrete un amico tuttologo che ha la sua verità e ve ne fa dono. si sala prima perchè... no si sala durante in quanto..., macchè si sala alla fine...
insomma tutti dicono la loro, ma la verità è che nessuno ha torto e nessuno ha ragione e questo perchè la salatura del nostro manzo al barbecue dipende principalmente dal retaggio storico culturale della cucina del posto.
​in italia, come molti di voi sapranno, la salatura del manzo avviene al termine della cottura, prima di servire in tavola il piatto. pensate ad una belle bistecca alla fiorentina e sicuramente nessuno di voi si azzarderebbe a salarla ancor prima di metterla a sfrigolare sulla griglia e questo perchè la tradizione vuole che venga fatto solo all'ultimo. il motivo principale sembrerebbe e ripeto, sembrerebbe... che il sale prima della cottura tenderebbe ad asciugare accessivamente la carne, sottraendo liquidi preziosi in cottura, che contribuiscono a rendere succosa la nostra carne, ma se andiamo ad analizzare bene la cosa sinceramente quanto potrà mai disidratare la carne una manciata di sale qualche minuto prima di mettere il tutto in cottura? ed inoltre se pensiamo ai periodi di frollatura nelle celle frigorifere, dove molte volte per accellerare tale processo sono inserite delle vere e proprie lastre di sale, va da se che stiamo parlando di un controsenso... rimane una sola spiegazione a questa scelta stilistica, ovvero quello che abbiamo detto con altre parole all'inizio dell'articolo, ovvero "la tradizione"!
si la tradizione porta a salare a termine cottura la nostra beneamata fiorentina, così come porta ad abbondare di sale grosso l'asado argentino, oppure a salare in cottura la carne in spagna.
dobbiamo sicuramente portare rispetto alla tradizione, ma quello che noi tipi da griglia suggeriamo è di avere un occhio oltre i limiti imposti.
sperimentare è l'unico modo per creare qualcosa che vada oltre binari prestabiliti, oltre un modo "mono" di vivere la griglia.
ai giorni d'oggi abbiamo bisogno di un fare barbecue in modalità "stereo", o meglio ancora "sorround" . 
sperimentare, curiosare, osare e creare sono le direttive per vivere questo fantastico mondo con sempre rinnovata vitalità. 
il sale è un ingrediente, nulla di più. il sale è un gregario, non il campione, è la comparsa dove la regina dello show è sua maestà la "ciccia"!

rileggendo quello che abbiamo appena scritto ci vien da dire che forse abbiamo esagerato, ma che diamine, bisogna uscire dagli schemi, solo così saremo in grado di dire la nostra, di lasciare a bocca aperta amici e parenti, altrimenti rischiamo di essere solamente una delle tante grigliate (magari anche buona..), ma sempre una delle tante e niente più. 
una dritta sul sale, al di là che lo usiate prima , durante, o dopo, è che usando quello grosso avrete sicuramente meno problemi e un minor rischio di esagerare e coprire il sapore della vostra carne.
un occhio particolare potrete riservarlo al sale rosa dell'himalaya che ha delle caratteristiche organolettiche interessanti, con sentori meno pungenti del classico sale marino. 

buona grigliata e mi raccomando: "grigliate fuori dagli schemi!"

i tipi da griglia
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intervista al "mastro bastardo" della birreria sanmarco

11/18/2016

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l'identikit del nostro ospite

Nome: Nicola
Cognome: Bartolucci
Età: 41 anni
Segno zodiacale: Ariete
Attività svolta: Esperto di birra e titolare della birreria SanMarco in via Aurelia sud 67 Pietrasanta (Lucca).

da dove nasce la tua passione per la birra?
La mia passione per la birra nasce più di venti anni fa da l’ incontro con un signore, all’ epoca baffuto, che é stato per me ben più di un faro professionale. Franco Ré era uno dei maggiori esperti di birra in europa e nel mondo, e ricopriva il ruolo di rettore presso l’ “università della birra” di Azzate in provincia di Varese. All’interno di quella struttura, per la prima volta in Italia, si faceva una vera e propria formazione mirata a creare dei professionisti capaci di parlare di birra in modo competente e corretto.


parliamo di barbecue...
Se si parla di barbecue la prima cosa che mi viene in mente, da buon toscano, scusate la banalità, é una bella bistecca fiorentina alta 4 dita. Detto questo vi confesso di cuocerci spesso, con ottimi risultati, il mio “pollo ubriaco” (pollo con prima cottura sotto vuoto, nella birra, a bassa temperatura). Direi proprio di essere un commensale classico con un occhio puntato al contemporaneo. Non ho infatti l’abitudine di stravolgere le carni con spezie esotiche e marinature, ma quando possibile mi piace esaltarne le caratteristiche con cotture sotto vuoto per poi finirle sulla griglia.


spesso vediamo abbinare ottimi vini con altrettante ottime carni, ma nel tuo caso ovviamente ti chiediamo di abbinare le birre ad una serie di tagli di carne grigliate sul barbecue. illuminaci.

bistecca alla fiorentina:
Con un’ adorabile fiorentina non ho dubbi: Cervesia, prodotta dalla brasserie Dupont in Belgio. La particolarità di questa birra sta ne fatto che in fase produttiva non viene utilizzato luppolo ma bensì spezie che la rendono quindi non amara ma elegantemente speziata ed acidula.
costolette di maiale (ribs): 
Per le costolette di maiale serve una birra leggera e secca, a gusto personale posso farvi scegliere tra due prodotti: la prima é Pilsner urkuell, prodotta in Repubblica Ceca è una pils bel luppolizza e di facile reperibilita sui nostri mercati. La seconda, per chi amasse osare, e avesse la fortuna di trovarla, é Organic Ale. Prodotta in inghilterra da St. Peter’s, é birra perfettamente bilanciata e dalla grande freschezza.
con un classicissimo hamburger statunitense: 
Su di un tipico hamburger americano rimarrei su di una birra classica ma non per questo banale: Augustiner Edelstoff, prodotta a Monaco di Baviera questa perla a bassa fermentazione ha un carattere unico ed inimitabile caratterizzato dalla scarsa luppolatura che lascia emergere la parte maltata.
dagli states alla germania, i wurstell:
con i Wurstell di maiale affumicato: Schlenkerla Helles/Marzen/Weizen, prodotta in Germania nella zona della foresta nera questo birrificio produce birre affumicate (rauchbier). La helles probabilmente é la più adatta, ma se per caso ci prendete gusto……., passerete velocemente alle altre due.
spalla di maiale: 
Pulled pork, qui gli abbinamenti diventano più tecnici: Aventinus Schneider (Tap 6), prodotta in Germania é una weizen al alta gradazione alcolica (weizenbok). La complessità della sua struttura si sposa perfettamente con la salsa bbq.
passiamo al pollame: 
Con il pollo la scelta è quali obbligata: Menabrea, prodotta a Biella, é stata per anni considerata la miglior Pale Lager al mondo. Le carni bianche come pollo a tacchino non reggono birre molto strutturate, quindi, in assenza di particolari lavorazioni che vanno ad arricchire il carattere di queste carni non si può giocare molto con gli abbinamenti.
andiamo sul dificile, l'alligatore:
alligatoreee Alligatoreee………., immaginando di essere negli USA e conoscendo la passione degli americani per i gusti esotici, provo ad immaginarmi il gusto di un hamburger assemblato con questa carne. Il risultato é uno: A.P.A. (American Pale Ale), in modo particolare ne preferirei una più equilibrata che strutturata. la caratteristica principale di questo panorama sta nel profumo esotico dato dal luppolo autoctono che sprigiona evidenti note di pompelmo rosa, mardarino, resine di pino. Volendo Fare un nome e rimanendo in Toscana, io direi la A.P.A. del birrificio Petrognola.

Spero di non avervi annoiato e di esservi stato utile, e lasciandovi in compagnia del vostro barbecue vi invito a cucinare, sperimentare, ma anche a bere una buona birra!!!

possiamo certamente asserire che questa intervista è stata veramente illuminante. il mondo del barbecue da sempre va di pari passo con quello della birra e chi meglio di un serio professionista, da anni nel settore, poteva aiutarci ad abbinare il tutto con tanta maestria?! grazie nicola e buon barbecue, ovviamente con una bella birra gelata !
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la porchetta dei tipi da griglia

11/16/2016

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PER QUESTA RICETTA PIÙ CHE MAI DOVREMO AVERE PIENA FIDUCIA NEL NOSTRO AMATISSIMO MACELLAIO. NOI OPTIAMO SEMPRE PER UNA PANCIA ARROTOLATA, CON ALL'INTERNO DELLA CARNE DI MAIALE MAGRA, INSAPORITA A DOVERE CON LE GIUSTE SPEZIE ED I GIUSTI AROMI PER FAR SÌ CHE I PROFUMI SPRIGIONATI DALLA CATTURA SIANO QUELLI DELLE PIÙ BUONE PORCHETTE CHE SI POSSANO INCONTRARE IN GIRO PER L'ITALIA. UNA VOLTA PREPARATA E INSAPORITA, CONSIGLIAMO DI METTERLA SOTTOVUOTO E LASCIARLA MATURARE UN PAIO DI GIORNI, DOPODICHÈ LA METTEREMO IN UNA CASSERUOLA CAPIENTE E LA SIRINGHEREMO ABBONDANTEMENTE CON BRODO DI CARNE. QUESTA OPERAZIONE CI GARANTIRÀ LA MORBIDEZZA E L'UMIDITÀ ADEGUATA A FINE COTTURA. UTILIZZANDO IL BBQ A GAS A SEI FUOCHI ACCENDEREMO I PRIMI DUE BRUCIATORI (PUÒ VARIARE A SECONDA DEL BBQ), RAGGIUNGENDO UNA TEMPERATURA AL TERMOMETRO POCO AL DI SOTTO DEI 150 GRADI E POSIZIONANDO LA PORCHETTA DALLA PARTE OPPOSTA DEL GRILL. DOPO CIRCA TRE ORE DI COTTURA PROVVEDEREMO A GIRARE LA CARNE, IN MODO DI RENDERE UNIFORMA LA COTTURA. AL TERMINE DELLE SEI ORE DI COTTURA SPENNELLEREMO LA SUPERFICIE DELLA NOSTRA CARNE CON UN MISTO DI ACQUA, ZUCCHERO DI CANNA E LIMONE. POSIZIONEREMO LA NOSTRA CARNE AL CENTRO DEL BARBECUE ACCENDENDO I 4 BRUCIATORI LATERALI (DUE PER PARTE) E GIRANDO SPESSO LA PORCHETTA PER FAR PRENDERE LA DORATURA E LA CROCCANTEZZA TIPICA DELLE PIÙ BLASONATE PORCHETTE. INFATTI GRAZIE A QUESTA SPENNELLATURA, LA CROCCANTEZZA SARÀ VERAMENTE INVIDIABILE. APRITE UN BEL PEZZO DI PANE (IO VI SUGGERISCO DELLA CIABATTA TOSCANA) E SCALDATELA SUL BBQ, UNGETELA CON I SUCCHI DI COTTURA, AGGIUNGETE LA MAIONESE E RIEMPITE CON LA VOSTRA PORCHETTA. BUON APPETITO!
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beer can chicken...ovvero il pollo con la birra nel culo!!!

11/12/2016

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oggi parliamo del famoso e altamente coreografico "beer can chicken", o più semplicemente il pollo con la birra nel culo.
questo clasico statunitense e' giunto alla notorietà per la particolarità della sua preparazione. 
per chi non lo sapesse si tratta di un pollo intero cucinato eretto, inserendo nell'apertura posteriore una lattina di birra. 
bè detta così è un pochino troppo superficiale come descrizione, ma serviva per rendere l'idea.
ci servirà un bel pollo intero, ancor meglio se fornito dal nostro contadino di fiducia.
noi dei tipi da griglia prepariamo la carne in maniera meticolosa. il pollo viene prima di tutto siringato con del brodo di pollo allungato con della birra, dopodichè la pelle viene massagiata con un velo leggerissimo di ketchup, tanto che non sia possibile notare il rosso della salsa. ciò serve a dare la necessaria presa al sale e alle erbe con le quali massaggeremo dolcemente il nostro pollo. una volta completata la preparazione del pollo passeremo ad aprire una lattina di birra (noi la apriamo come se fosse un barattolo di fagioli) e affogheremo nella birra stessa le nostre erbe aromatiche (rosmarino, salvia, alloro...), prima di inserirla nella fessura del pollo. 
a questo punto andremo ad accendere il nostro barbecue a gas. noi utiliziamo un 4 fuochi dolcevita partynox4.
posizioneremo il pollo al centro del bbq e accenderemo esclusivamente i due bruciatori laterali, per una cottura indiretta a bassa temperatura (max 150 gradi) per un lungo tempo. noi non mettiamo mai dosi e tempistiche, ma diamo solamente indicazioni generiche, per far sì che ogni realizzazione non sia una semplice copia, ma una vostra creazione.
​in ogni caso a cottura avvenuta dovremo avere una temperatura al cuore pari a 65/70 gradi. ora aprite il coperchio del vostro barbecue, passate una spennellata veloce sulla pelle del pollo con del succo di limone (aiuta a dare croccantezza alla pelle) e richiudete alzando le fiamme laterali, il tempo necessario per far brunire la pelle del vostro/nostro pollo. a questo punto il piatto è pronto, non vi resta che estrarlo dalla camera di cottura, lasciarlo riposare 5 minuti e poi ... buon appetito!!!

n.b.: questa è quella che noi riteniamo la ricetta base del pollo alla birra , ma ci sono alcune varianti che possono personalizzare ulteriormente il piatto. per esempio si possono aggiungere delle pepite di legno di melo per l'affumicatura (creeremo un post dedicato alla tecnica di affumicatura), o decidere di glassare il nostro pollo prima di dargli l'ultima botta di calore (glassa alla salsa barbecue, al miele, al ketchup, etc...). insomma ci sono mille e ancora mille modi per cucinare questa squisitezza, non vi resta che armarvi di bbq e dare il via alle danze!
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Pizza al bbq... ottima se fatta bene!!!

11/8/2016

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oggi parliamo di pizza fatta al barbecue. siamo abituati a cuocere e grigliare ogni sorta di carne sul nostro amato barbecue, ma quando si tratta di pizza le cose si fanno veramente difficili... e sì perchè esiste una differenza sostanziale sul fare una pizza e fare una ottima pizza. ovviamente ci sono alcuni parametri dai quali non possiamo uscire, per garantire un risultato soddisfacente e solo in seconda istanza possiamo sbizzarrirci con la nostra fantasia per guarnire a piacere la nostra pizza.
prima di tutto necessitiamo di un buon barbecue che riesca a raggiungere la temperatura idonea per cuocere la pasta. io utilizzo un dolcevita mod.partynox 4, con vetro, ed essendo un ottimo prodotto riesce ad andare in temperatura in brevissimo tempo e a mantenere il calore senza grossi problemi. il termometro supera abbondantemente i 350 gradi con i 4 bruciatori a manetta.
per poter realizzare una pizza con i controfiocchi necessiatiamo di una pietra per pizza, che una volta calda riuscirà ad irradiare dal basso il calore necessario. in ogni modo io per evitare problemi adagio la mia pizza appena distesa all'interno di una teglia in metallo per pizza che poi vado a collocare sulla mia pietra (io uso quella della outdoorchef, ma ce ne sono di buone a prezzi ragionevoli in giro). seguire la cottura mi è facile, grazie al vetro sul coperchio del barbecue, che mi da un costante aggiornamento in tempo reale del grado di cottura.
ovviamente fino a qui abbiamo parlato del metodo canonico per produrre una pizza cotta alla perfezione, ma se vogliamo parlare di un buon risultato finale dobbiamo necessariamente fare un passo indietro, perchè la realizzazione dell'impasto e la lievitazione hanno un ruolo fondamentale in tutto questo. 
io utilizzo una farina tipo 1 (ovvero macinata in maniera più grossolana, più colorata e con un sapore più marcato), che acquisto direttamente al mulino. sinceramente per la realizzazione della pasta non utilizzo dosi precise, ma mi affido al mio occhio e comunque unisco la farina a lievito secco per pane e pizza che sciolgo prima in acqua tipedia, per poi aggiungere birra, un cucchiio do olio extravergine di oliva e acqua q.b.
una volta amalgamato il tutto lascio riposare a temperatura ambiente per qualche ora, in modo da far partire la lievitazione, dopodichè passo il tutto in frigorifero, avendo cura di coprire con un panno umido. un paio di ore prima di fare la pizza tiro il tuto fuori dal frigo, rimpasto e faccio le pallette a porzione, pronte per essere spianate, lasciandole riposare ulteriormente e  dandogli il tempo di fare una nuova lievitazione. a questo punto il gioco è fatto e possiamo passare ad infornare, o dovrei dire ad imbarbecuare :-) .
alla fine guarnisco a piacere e servo in tavola. la pizza che vedete raffigurata qui sopra è stata guarnita con mozzarella, grana a scaglie e rucola. stappatevi una birra e mettetevi comodi. buon appetito !!! 
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