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Ricetta: Pollo alla coca cola al bbq

2/28/2017

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Eccoci qua. Oggi parleremo di una ricetta particolarissima, ma che vi stupirà, ovvero il pollo alla coca cola, cotto al bbq. 
Cosa vi serve?

Un pollo intero
una lattina di birra
una lattina di coca cola
aceto balsamico
sale
pepe
e il vostro amato bbq.


Si tratta di un procedimento piuttosto semplice, per chi ha già dimestichezza su iniezioni di liquidi, all'interno della materia prima.
Iniziamo versando all'interno di una ciotola metà lattina di birra e mezza lattina di coca cola, mescoliamo il tutto e cominciamo a siringare il nostro pollastro con il liquido ottenuto. Abbondate pure, senza nessun problema. I liquidi aggiunti aiuteranno il pollo a non asciugarsi eccessivamente durante la cottura.
Spennelliamo tutto il pollo con la coca cola rimanente e subito dopo aggiungiamo sale e pepe sulla pelle e massaggiamo attentamente. Una volta reso il tutto omogeneo possiamo passare alla cottura. 
Noi lo cuociamo con l'ausilio di un accessorio che ci permette di mantenere il pollo verticale. Lo posizioniamo al centro del nostro barbecue Dolcevita e accendiamo i due bruciatori laterali, iniziando una cottura indiretta a coperchio chiuso, in modo che il calore si diffonda in maniera uniforme, per una cottura ottimale del nostro pollo alla coca cola. 
Suggeriamo di tenere sotto controllo la temperatura con un termometro a sonda.
A circa metà cottura spennelleremo nuovamente il pollo, affinchè il gusto del caramello abbia una nota decisa a piatto pronto.
Proseguite con la cottura fino ad ottenere una temperatura al cuore di 80 gradi centigradi e una pelle croccante e colorata.
Pochi minuti prima di togliere dal barbecue il pollo nebulizziamo con dell'aceto balsamico di modena e subito dopo, non appena asciugata questa nostra ultima spruzzata, spennelleremo il nostro pollo, ancora una volta, con la coca cola. 
Ci siamo: la pelle è croccante e caramellata, mentre la polpa risulta cotta a puntino.
Lasciamo riposare sul vassoio per qualche minuto, dopodiché sporzioniamo e serviamo ai commensali, con l'aggiunta della nostra salsa barbecue alla coca cola, della quale trovate in questo blog la ricetta per realizzarla in casa. 
Non ci resta che augurarvi buon appetito!

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Intervista: da Masterchef, La lady di ferro dei fornelli, Lucia Giorgi.

2/25/2017

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Oggi scambiamo due parole con un'altra vecchia conoscenza di Masterchef Italia. Stiamo parlando della titanica Lucia. La sindacalista che in cucina sa il fatto suo, che vive da trent'anni con un macellaio e che adora il barbecue. 

Che impatto ha avuto, sulla tua vita, l'esperienza di Masterchef?


Partecipare a Masterchef è stata una bellissima avventura, come tante nella mia vita, il bello è che mi ha cambiato il futuro professionale.

In televisione gli spettatori hanno avuto l'impressione che tu fossi una donna molto dura, oserei dire titanica, ma chi è in realtà Lucia?

Sì forse tanti hanno pensato di me come una donna dura e un pezzo magari è vero, ma certo con un cuore tenero e soprattutto una grande, grande ironia, che non tutti forse hanno colto subito. Non ho avuto bisogno di lacrime per affermare la mia personalità, anche perché dopo tanti anni di lavoro dipendente, la sfida, il pressure, o altre forme di gara, sono state per me stimolo e divertimento.

Come ben sai il nostro sito tratta di cottura al barbecue. Che rapporto hai con le griglie?

La cottura alla griglia e per me un piacere da associare a gite, scampagnate all'aria aperta, situazione per godersela. Da trent'anni vivo con un macellaio e quindi godo del privilegio di un'ottima selezione di carni anche se il mio mondo preferito è quello vegetale…che alla griglia devo dire esprime il meglio!

Cosa pensi dell'evoluzione che sta tramutando la semplice grigliata all'italiana in qualcosa di molto più elaborato, grazie all'influenza sempre più pressante delle cotture tipiche del bbq americano, riuscendo a tramutare una carne sbruciacchiata sulla griglia, in piatti da ristorante stellato?

Non ci sono limiti alla fantasia culinaria, anche se credo che da quell'americana abbiamo poco da imparare, sicuramente espertoni di grigliate, ma personalmente non amo troppo le loro aggiunte di salse discutibili. La griglia riconduce ad un metodo culinario sicuramente primordiale e questo la rende intramontabile. Con onore può benissimo entrare sul tavolo di un ristorante stellato.

Sei in macelleria e devi scegliere i tagli di carne per la tua grigliata. Sbizzarrisciti.

Come detto la selezione delle carne non la faccio io ma se devo scegliere devo dirti che la Fiorentina batte tutti, amo molto anche le parti miste come la punta di vitello che trovo eccezionale.

Facciamo un passo indietro: ti abbiamo conosciuta e seguita in tv, ma spiegaci cosa ti ha portato a partecipare ai provini per masterchef.

Cosa mi ha portato a partecipare ai provini di Masterchef? Bella domanda. Potrei dirti una scarica di risposte, quella più autentica è sicuramente la casualità degli eventi, un'amica mi ha iscritta, forse io non l'avrei mai fatto, certo è che ancora la ringrazio! Sono una persona curiosa della vita e certo con una grande passione in cucina, quale miglior posto…

Stai seguendo l'attuale stagione di Masterchef Italia? Chi vedi lanciato per la vittoria finale?

Sto seguendo la sesta edizione di MasterChef… Mi sembrano bravi scolari ma all'interno della classe c'è qualcuno che si è distinto: primo fra tutti Valerio. Simpatizzavo molto anche per Giulia, che però, haimè, non c'è più. Anche Loredana ha il suo perché, ma certo non brilla in simpatia. Credo ci vogliano più caratteristiche per essere un vincitore, anche se la mia edizione ha smentito clamorosamente questa mia teoria… Continuo a sperare che sia così.

Bistecca alla fiorentina. Al sangue, media cottura, o ben cotta?

La bistecca alla Fiorentina sicuramente al sangue, a patto che la cottura esterna risulti veramente dorata e croccante, quindi fuoco al massimo.

Griglie calde, carne che sfrigola, e una leggera brezza primaverile. Di fronte a te un buon rosso e una birra gelata. Fai la tua scelta.

Senza dubbio vino rosso, magari toscano, per rimanere in tema.

Se tu dovessi scegliere una carne, o un taglio, da fare al bbq, quale consiglieresti e come dovrebbero cuinarlo i nostri lettori?

Come detto la regina del barbecue è la Fiorentina, ma se devo pensare a un'ottima alternativa da consigliare, mi immagino un filetto di Scottona tagliato per lungo e messo a marinare preventivamente con olio evo, sale, pepe, rosmarino, aglio e peperoncino e ovviamente a griglie ben calde.
Lo adagio, cottura rapida ma sempre croccante, da una parte e dall'altra. Lo accompagno con un'insalata di cetrioli, pomodori, avocado e per gli amanti del cipollotto di Tropea, per me ospite gradito ad ogni grigliata. Senza dimenticare un buon bicchiere di rosso. Io vi consiglio un ottimo Morellino di Scansano.

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Bistecca in "reverse searing". Famolo strano !

2/25/2017

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Prima di tutto cerchiamo di capire cosa vuol dire cuocere una bistecca in reverse searing. Per i più spartani grigliatori che ci seguono, la bistecca ha un solo metodo di cottura e cioè la iretta, su brai ardenti, fino al raggiungimento del grado di cottura desiderato. In realtà il reverse searing apre un nuovo capitolo sulla cottura della nostra amata bistecca, promettendo risultati sbalorditivi, che faranno cambiare idea anche al più radicale dei conservatori. 
Vi siete incuriositi e volete provare questo metodo alternativo di cottura?
Bene, per prima cosa scrollatevi di dosso tutte le vostre convinzioni su come si deve affrontare questa cottura. Cancellate la parola tradizione dal vostro vocabolario da braciere e bevetevi un paio di birre per liberare i vostri freni inibitori che potrebbero crearvi problemi nell'approccio tecnico veramente poco ortodosso. 
Per prima cosa dovete poter gestire il vostro barbecue, mantenendo la temperatura intorno ai 30/35 gradi ( se la cosa vi crea problemi, potete sopperire a questa prima fase di cottura con un buon forno da incasso), fino a quando la temperatura interna della vostra carne non sale fino ai 35 gradi centigradi. Per fare ciò necessitate di un termometro a sonda, che vi permetta di tenere costantemente sotto controllo la temperatura, evitando così che possa sfuggirvi di mano.
Prima di tutto tamponate a dovere il vostro pezzo di carne, asciugandolo minuziosamente, ed una volta iniziato il reverse fate attenzione affinchè la carne non cambi colore. Durante questo processo, dove si va ad aumentare gradualmente il calore interno della nostra bistecca, la cottura vera e propria non deve partire, pertanto la carne all'apparenza non deve subire nessun cambiamento, tanto meno dar vita ad un accenno di cottura.
Lo scaldarsi a poco a poco, per raggiungere i 35 gradi interni, non danneggia e non muta la struttura delle proteine, intenerendo al contempo la carne.
Una volta raggiunti i gradi interni richiesti, avremo una carne leggermente disidratata in superficie e questo concorrerà ad ottenere un ottimo risultato sulle griglie roventi che attendono la nostra bistecca. 
Avete bevuto le due birrette che vi avevo consigliato ad inizio articolo? Bene, ora vi serviranno, perchè sto per far trasalire qualcuno con la prossima indicazione. Spennellate di olio di oliva la superficie della carne (lo so che queste cose nelle buone famiglie non si fanno, ma diamogli il beneficio del dubbio, vi prego), questo aiuterà il calore a raggiungere in tempi più celeri la superficie della carne, migliorando sensibilmente la cauterizzazione e la conseguente reazione di maillard, che donerà un imbrunimento degno dei migliori griller, ottenendo così una caramellizzazione croccante e saporita, lasciando l'interno rosa e succoso. 
A questo punto adagiate la bistecca su di un vassoio, condite con sale e pepe e attendete qualche minuto, al fine di far ridistribuire i succhi all'interno della nostra bistecca e per evitare i fastidiosi rivoli di sangue sul piatto. 
Non vi resta che tagliare, impiattare e godervi la vostra prima bistecca in "Reverse searing". 
Buon appetito !


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"Smoke'em all bbq". Passione, costanza e voglia di arrivare... senza scordarsi che qui ci si diverte !

2/22/2017

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I Tipi da griglia tornano ad intervistare un Team agonistico. Oggi è la volta degli "Smoke'em all bbq". Un gruppo di appassionati che ha fatto il salto, dalla passione per la brace alle gare agonistiche, con un sogno nel cassetto: quello di far divenire questo splendido hobby, un vero e proprio lavoro. Passando per sponsor, spese importanti e tempo da dedicare a questo mondo, la strada è ricca di ostacoli, ma quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a grigliare!

Dalla passione per il bbq al team sportivo. Cosa vi ha spinto a fare questo passo?

 
Inizialmente eravamo curiosi di provare…il bbq era una novità in rapida espansione in italia,un mondo nuovo pieno di gente che, come noi, adora il cibo in generale e sperimenta metodi e sapori nuovi. Noi volevamo essere parte di quel mondo.
 
Sacrifici, allenamenti, errori e successi. Fanno tutti parte di quello che un Team riesce ad esprimere durante la competizione. Parlateci dei retroscena degli Smoke'em All BBQ Team.
 
Tranne che per un paio di noi che abitano vicini, con gli altri ragazzi ci si vede quasi esclusivamente per gli allenameti e le gare, ci si sente spessissimo e siamo sempre in contatto. Per finanziare le gare facciamo serate ed eventi ogni volta che possiamo. Queste serate riscuotono sempre molto successo e stiamo cercando di trasformare il nostro hobby in un lavoro remunerativo e costante (che è la parte più difficile).
 
Quale ricetta sentite vostra e per quale motivo?
 
La ricetta che ci ha dato più soddisfazione in gara è il brisket. Ma il Pulled Pork è sicuramente il nostro cavallo di battaglia durante le serate.
 
Il mondo del bbq italiano è nel bel mezzo di un turbinio, dovuto ad una sempre maggior attenzione da parte del pubblico per questo modo di cucinare e questo ha portato ad una crescita esponenziale dei Team agonistici. Come vedete il prossimo futuro del movimento barbecue italiano?
 
Il BBQ da competizione è un hobby molto costoso, senza sponsor importanti diventa estremamente complicato far quadrare i conti per un team (anche quelli bravi bravi). Quando il livello diventerà abbastanza alto e vi assicuro che non siamo molto lontani, per alcuni team la partecipazione alle gare non sarà più economicamente sostenibile. Per il resto della popolazione il bbq è una novità che piace molto e potrà solo crescere, speriamo solo che cresca bene...
 
Come affrontate il periodo pregara? Come siete organizzati per la messa a punto delle preparazioni?
 
Cerchiamo di cambiare solo quello che non ha funzionato la volta prima, un errore alla volta. Come tutti i team, puntiamo alla preparazione perfetta…ma è molto difficile. Non vediamo l’ora di arrivare alle gare...per noi sono un grande divertimento, con alcuni team “rivali” si sono create bellissime amicizie, ci si vede e sente spesso, si va fuori a mangiare e durante le “overnight” si ride e si beve in compagnia…con un occhio sempre al termometro.
 
Ogni buon griller ha un rapporto speciale con il proprio macellaio di fiducia e questo deve essere ancor più vero per i Team. Quanta fatica avete fatto ad istruire il vostro macellaio ai tagli dell'American BBQ?
 
Tanta. Poi abbiamo differenziato i fornitori per arrivare alle materie prime migliori per le nostre esigenze.
 
Quali consigli dareste ad un gruppo di amici che si vuole avvicinare al mondo delle gare?
 
Fatelo, provate almeno una volta. E’ una bellissima esperienza. Lo spirito del vero bbq lo “annuserete” solo partecipando ad una gara con altri matti che condividono la vostra passione.
 
Quale è il sogno nel cassetto degli Smoke'em All BBQ Team?

L'autosostenibilità.
 
Stupiteci e suggerite ai nostri lettori un taglio inusuale che sulle griglie roventi si tramuterà in pura goduria.

Sicuramente il diaframma. Taglio sottovalutato ed estremamente economico. Si prepara in un attimo e ve lo ricorderete per tanto tempo.
 
Un saluto a tutti i Tipi da griglia che leggeranno il vostro articolo!
 
Gli Smoke’em All vi augurano di avere il giardino pieno di cenere.



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Ricetta: PAsta e temperatura, i due segreti per una pizza perfetta!

2/13/2017

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Spesso, nel cercare quella che potrebbe essere la ricetta perfetta per realizzare un buon impasto per pizza, ci si imbatte in ricette, che sanno più di pozione della strega che di vero e proprio impasto per il nostro amato disco di pomodoro e mozzarella.
Ognuno dice la sua e ammicca come se fosse l'ultimo conoscitore dei segreti di un'antica scuola. 
Niente di più falso. La bontà, come spesso accade, sta nelle cose semplici e la pizza è una cosa semplice.
Al di là della qualità degli ingredienti principali, che vogliamo dare per scontati, bisogna tenere conto di due fattori fondamentali, Il primo, come già detto, è la realizzazione dell'impasto , ed il secondo è la temperatura di esercizio del nostro barbecue. Inutile stare a spiegare, che là dove non si riesca a raggiungere una temperatura adeguata, il risultato sarà in ogni caso deludente.
Per una buona realizzazione al bbq dobbiamo munirci di una pietra da pizza (Noi ne utilizziamo di diverse marche, ma abbiamo trovato quella della Dolcevita barbecues e della Moesta bbq veramente valide). 
Ma andiamo per gradi. La scelta della farina è il primo passo. Noi, che non vi stiamo raccontando l'unica verità sulla realizzazione dell'impasto, ma che siamo certi di quello che vi diciamo, utilizziamo una farina di Tipo 1, che reperiamo presso il nostro mulino di fiducia, ma anche in assenza di un valido mulino nelle vicinanze potete trovare nei supermercati più forniti, farine di tutti i tipi. Farina, acqua (liscia), zucchero di canna, lievito in granuli (quello per pane e pizza) e un pizzico di sale. 
Le dosi potremmo anche scriverle, ma sinceramente riteniamo che per fare l'occhio alla realizzazione della pasta sia opportuno adeguarsi e correggere, fino al raggiungimento del risultato sperato (un piccolo trucco è non esagerare con l'acqua e aggiungerla poco alla volta). Da evitare acqua calda. Scioglie il lievito, ma lo uccide. Utilizzate tutto a temperatura ambiente e non avrete problemi.
Lo zucchero accentuerà la lievitazione e già dopo un paio di ore potrete rimpastare il tutto e metterlo nuovamente a riposo nella vostra baciasca, in attesa di una seconda lievitazione.
Dopo altre 2/3 ore potrete fare le vostre "pallette" e metterle a riposo, in attesa che "maturino" per realizzare la vostra pizza. 
Ora che avete realizzato un impasto semplice e facilmente lavorabile (importanza non secondaria, in quanto l'impasto fatto di sola farina di tipo 1 è meno elastico e si stende facilmente, senza l'effetto ritorno), dovete pensare alla temperatura del vostro barbecue. Ci vogliono 330 gradi e una camera di lavoro che riesce a tenere la temperatura pur dovendo aprire il coperchio per mettere e gestire le pizze. 
I kettlee sono ottimi alleati per la pizza al bbq e grazie alla loro forma, il calore si stende uniformemente, ma se avete un australiano di tutto rispetto non incontrerete grossi problemi.
A questo punto avete tuto il necessario per sperare un ottimo risultato. Infornate, anzi, "imbarbecuate" le vostre pizze e buon appetito!


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Ricetta: Ananas caramellato al Rhum !

2/12/2017

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Una vera e propria leccornia. Affettate un succoso e dolce ananas e date via al fuoco del vostro bbq. 
A piastra calda, adagiate le rondelle di ananas (altezza circa 1 cm) e rosolate ambo i lati.
Una volta che l'ananas comincia a cedere e ad assumere la consistenza tipica dovuta alla cottura, aggiungete un abbondante strato di zucchero grezzo sul lato rivolto verso l'alto, fino a farlo sciogliere completamente.
​A questo punto una spruzzata di buon Rhum, attendendo che sfumi completamente e il vostro dessert sarà pronto. 
Adagiate il vostro ananas sul piatto e abbiate cura di ricoprire con dello zucchero a velo. 
Ricettina sfiziosa, per pulirsi la bocca al termine di una mangiata epocale con il vostro barbecue. 
provatele e ne rimarrete soddisfatti!


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Ricetta: granchio al Bbq, con cipolle tropea e salsa worcester

2/12/2017

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Avete presente uno di quei piatti che trasuda profumi e sensazioni legate al mare? 
Avete presente gli aromi sprigionati dal granchio sulle griglie del barbecue?
Avete presente il sapore delicato delle carni bianche del nostro crostaceo?
Ecco , allora vi state già immaginando quello che può essere questo piatto!
Prendete una cipolla tropea e tagliatela in maniera grossolana, compresa la parte verde (molto utilizzata nelle ricette orientali) e non appena la padella che avete adagiato sul vostro barbecue sarà ben calda, aggiungete un filo d'olio extravergine di oliva, due spicchi d'aglio in camicia e le vostre cipolle di tropea. Tagliate a striscine fini una seppia e aggiungetela alle cipolle, sfumando con vino bianco.
Rosolate il tutto, mentre il granchio cuoce sulle griglie. Non appena il nostro amico chelato avrà raggiunto la giusta cottura (Noi andiamo decisamente ad occhio, sapendo che non necessita di una cottura troppo lunga), lo andremo ad unire con gli altri ingredienti nella pentola (Noi ne usiamo una in ferro, perfetta per il barbecue). A questo punto giusto una spruzzatina di salsa worcester, un pizzico di sale e una spolverata di peperoncino. Piatto di facile realizzazione e di sicuro effetto.

Chi lo dice che sul bbq si può cucinare solo carne? ;-)


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Ricetta: Salmone sul BBQ, al miele, lime e salsa di soia! 

2/12/2017

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 Oggi proponiamo una ricetta interessante, con un profumo che strizza l'occhio alle terre d'oriente. 
Procuratevi un bel trancio di salmone e marinatelo con miele, lime e salsa di soia. 
Noi per preparare la marinatura mescoliamo in una ciotolina un paio di cucchiai da cucina di miele millefiori, una strizzata di mezzo lime e una generosa spruzzata di salsa di soia. Mescoliamo e lasciamo che gli elementi si fondano tra loro.
A questo punto con un pennellino (noi ne usiamo uno classico, con le setole, perchè riesce a catturare maggior marinata e a distribuirla in maniera omogenea sul nostro pesce, ma può andar bene anche uno da cucina), andremo a spennellare attentamente e lasceremo il salmone a riposare in frigo. 
Accendiamo il nostro barbecue e lasciamo che la nostra piastra in ghisa sia ben calda (in alternativa si può utilizzare anche una pietra ollare) e adagiamo il nostro trancio di salmone, ponendolo a contatto con la piastra dalla parte della pelle, che comincerà subito a sfrigolare, fungendo da isolante della polpa, aiutando la cottura senza bruciare il pesce. 
Chiudiamo il nostro bbq e seguiamo l'evolversi della cosa, avendo cura di non passare la cottura (il pericolo è di rendere stopposo ciò che in realtà deve risultare morbido e umido). 
A cottura ultimata, poniamo il salmone sul piatto e guarniamo con cipolle di tropea e spolveriamo con pepe colorato appena macinato (pepe nero, bianco, rosa, verde e garofanato).
Se avrete cotto a puntino il vostro pesce, i sapori, ed i profumi, che si sprigioneranno saranno da "standing ovation".
Carne morbida, dolce e con un retrogusto acidulo e la giusta sapidità data dalla salsa di soia, il tutto accompagnato dai toni inconfondibili del vostro pepe. Buon appetito!


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Moesta Bbq, accessori di qualità. Ricevuti, provati e testati per Voi !

2/9/2017

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Oggi vi presentiamo questa Ditta tedesca "Moesta BBQ", la quale produce e commercializza accessori per barbecue. In special modo per kettlee da 57 cm (tutti i kettlee di queste dimensioni possono essere equipaggiati con i loro accessori, indipendentemente dalla marca). Abbiamo ricevuto i loro prodotti e abbiamo potuto valutare con mano la qualità realizzativa. Si tratta di una azienda giovane e fantasiosa, che aiuta a tirar fuori tutto il loro potenziale ai nostri barbecue. 
Ingegnoso il metodo per riuscire a realizzare una pizza al bbq, trasformandolo in un vero e proprio forno, con tanto di teglie, pala per la pizza e pietra per la cottura. Stessa cosa la si può dire per il girarrosto, pratico e funzionale. 
Moesta BBQ non lascia nulla al caso, dai termometri, alle siringhe per le nostre preparazioni, ai cilindri per realizzare il nostro panino per gli hamburger, passando per la rotella affetta pizza, i guanti in lattice per evitare di ustionarsi con le pietanze calde, gli "artigli" per il pulled e anche delle favolose presse per hamburger. 
La ditta, come detto, si trova in Germania, ma spedisce tranquillamente anche in Italia.
Potete trovare i loro prodotti sul loro sito www.moesta-bbq.de (in tedesco e inglese), oppure direttamente su Amazon (basterà digitare moesta-bbq e vi si aprirà un mondo di accessori sfiziosi).
Inoltre ci è stato concesso, in qualità di community "Tipi da griglia", uno sconto particolare del 5% su tutti i loro prodotti, presentandosi come lettori del sito.
​A breve pubblicheremo dei post dove andremo ad analizzare i singoli articoli nel dettaglio. Rimanete collegati!

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"All You Can Smoke BBQ Team". Un Team fresco fresco, ma con le idee belle chiare !

2/9/2017

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Oggi è la volta di questo nuovo Team. Novelli sì, ma di certo non sprovveduti. Sanno quello che vogliono e fanno di tutto per raggiungere il risultato sperato, senza perdere di vista una cosa fondamentale: divertirsi!

Componenti del Team:

1-Alberto Perin 2-Stefano Rebughini 3-Riccardo Tonella 4-Luciano Pepe 5-Fabrizio Filiali 6-Nicola Rienzo 7-Domenico Elicio

Da dove parte la vostra passione per il bbq e come si è evoluta nel diventare un team gara?  

Per ognuno dei sette componenti del team la passione per il bbq ha una storia a se, per alcuni più recente, per altri meno. La mia (Domenico n.d.r.) personale passione ha radici lontane e mi è stata trasmessa da mio padre, che ha sempre amato grigliare carne e verdure insegnandomi fin da piccolo il mestiere.
Ispirato da Ricky, un altro membro del team, parecchi anni dopo mi si presentò l’occasione di acquistare un bbq usato: "la griglia con il coperchio", fu amore a prima vista.
La storia dell’All You Can Smoke BBQ Team inizia nel 2016, da un gruppo nato su una chat alla quale siamo iscritti. Nicola, altro componente del team, desiderava partecipare ad un primo contest a Carate Brianza, ha chiesto chi fosse stato interessato ed ha subito ricevuto adesione da parte di Alberto e Stefano, altri due componenti del gruppo.  
                             
Quali sono le difficoltà incontrate nelle preparazioni da gara? I giudici hanno i loro parametri e Voi come cercate di riuscire a creare qualcosa di competitivo?

Le preparazioni delle gare, soprattutto le prime, non sono semplici. La scelta della materia prima e delle ricette, la ricerca di salse e rub poco diffusi, oltre alle temperature di cottura, sono fattori fondamentali. Il meccanismo deve essere ben oliato per il giorno della gara ed è per questo che dedichiamo molto tempo ed energie nel testare tutto, set-up dei dispositivi compresi, anche mesi prima dei contest.
Tutto questo ci permette di migliorare,  allinendoci il più possibile a quelle che sono le aspettative dei giudici, a partire dal primo morso e dalla prima occhiata al piatto; creatività e originalità nella presentazione della portata sono infatti fattori assolutamente da non trascurare.
Uno dei nostri punti di forza è quella di essere un team coeso ma variegato, collaborativo e con due componenti, Fabrizio e Luciano, che hanno solide basi di cucina tradizonale orientale e fusion, le cui contaminazioni caratterizzano spesso le nostre creazioni.

Tecnica e cuore sono alla base di ogni sana passione. Quale dei 2 ingredienti è più importante secondo voi?   

Purtroppo non si può scegliere, per arrivare lontano, tecnica e cuore sono due ingredienti fondamentali. Come è fondamentale l’unità d’intenti, il sapersi divertire insieme, cucinando un piatto, la tensione pre gara e il divertimento post gara. Il piacere di ritrovarsi tutti lì con i vestiti che odorano ancora di affumicato.

Cosa vi ha dato il 2016 e cosa vi aspettate da questo nuovo anno?                  
             
Il 2016 è stato per noi l’anno delle soddisfazioni inattese, essendo noi un team da poco presente nel panorama del BBQ. Di seguito alcuni piazzamenti:
  • 6° posto  Al BBQ Contest In-Festa  di Carate Brianza, giugno 2016
  • 2° posto Overall al Campionato di BBQ  Agri Brianza di Concorrezzo, settembre 2016
  • 2°  posto Overall  al contest “Smoke in the Garden” al Centro Verde di Caravaggio (1° posto chef choice + 4° posto ribs + 5° posto pollo), ottobre 2016
A gennaio di quest’anno abbiamo partecipato al Contest “Low&Snow “ a Casciago (VA) ottenendo un i seguenti risultati :
  • 1° posto Exotic Chicken
  • 1° posto Crazy Treeta
  • 3° posto nel Salmon Sandwich
  • 1° posto Overall
I programmi per il 2017 prevedono la partecipazione al Circuito WBQA, contest di quattro tappe in giro per l’Italia, oltre ai vari contest che saranno organizzati in Lombardia.

Quanto tempo (e denaro) spendete per le prove gara e come vi organizzate per gli allenamenti? 

Capita spesso di ritrovarsi periodicamente per incontri conviviali, anche con mogli e figli e in queste occasioni ne approfittiamo per fare i nostri test. Da quest’anno ognuno di noi dovrà specializzarsi in almeno due ricette (turn-in) e i test si intensificheranno durante il tempo libero di tutti. Siamo riusciti ad ottenere una scontistica agevolata con un grosso fornitore di carni anche al dettaglio che, su nostre indicazioni precise, ci fornisce la materia prima. Tutte le spese, anche quelle per i test, vengono suddivise in modo equo.                 

Raccontateci un aneddoto divertente che vi ha visto protagonisti (in bene o in male) alle gare 

Nella  prima partecipazione al Contest di Carate Brianza avevamo preparato una porchetta al girarrosto servita con un impiattamento spettacolare, molto scenografico. Buona parte del pubblico presente aveva  apprezzato la presentazione e il gusto della carne. Eravamo convinti di aver fatto un bel lavoro. L’esito dei giudici ci ha purtroppo smentito: la cotenna del maiale non era croccante al taglio, sesto posto su sette team in gara. Delusione.
 
L’errore di gioventù commesso è stato quello di presentare una porchetta di maialino da latte la cui cotenna morbida e sottile non avrebbe mai potuto diventare biscottata e croccante. Abbiamo imparato la lezione.                                 

Cosa ne pensate del movimento bbq italiano, che vanta moltissimo agguerritissimi team ad ogni gara?
 
Il movimento BBQ in Italia si sta diffondendo enormemente e lo dimostrano i numerosi nuovi circuiti, i team iscritti e i giudici in continuo aumento.  In aumento anche il numero dei gruppi di appassionati che si ritrovano a scambiarsi opinioni, ricette e consigli su social e blog dedicati al BBQ.
La crescita di questo movimento la si deve anche ad alcuni  “pionieri” che hanno portato in Italia questa passione da oltre oceano. Troviamo molto utili le MasterClass o Accademy organizzate da Pit Masters qualificati che possono traferire le loro esperienze a chi è alle prime armi o a chi vuole approfondire le proprie conoscenze.      
                                     
Quale è il vostro sogno nel cassetto?  

Che il nostro team possa restare sempre unito e che il divertimento venga prima di tutto, ma anche sperimentare nuove ricette per poter affrontare nuove sfide.     

Quale è il piatto che più vi rappresenta? 

Ognuno di noi ha il suo. Brisket e Pastrami sono due nuovi amori per molti di noi, ma le pork ribs mettono sempre tutti d’accordo.

Un saluto per tutti i "Tipi da griglia" che leggeranno questo articolo.

Sarà un piacere incontrare tutti i “Tipi da griglia” sui campi di gara, conoscervi e condividere i piaceri di questo meraviglioso mondo. Sotto il  nostro gazebo vi aspettano buona musica e buon cibo! A presto!
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